The Day After: è finita la pazienza

Il giocattolo si è rotto. A questo punto per ripararlo occorrerà un intervento forte. La tregua tifosi-società si è sciolta probabilmente in maniera definitiva dopo il pesante 5 a 0 di Pescara. Tifosi encomiabili per la pazienza avuta. Due mesi di "mazzate" al Luigi Ferraris e in giro per l'Italia sono difficilmente digeribili. Eppure i sostenitori rossoblu sono riusciti a resistere per così tanto tempo.

Non c'è molto da dire: i tifosi genoani ancora una volta, nonostante i risultati negativi, avevano seguito in buon numero i loro beniamini (od oramai ex beniamini) sino a Pescara. Non propriamente una trasferta agevole! Probabilmente speravano in una voglia di rivincita dopo le ultime battute d'arresto. E invece... è andata davvero peggio del previsto! A quel punto hanno preferito rimettere a posto gli striscioni e riprendere la via di casa ben prima che la partita terminasse.

In campo si stava vedendo il peggio del peggio: squadra completamente allo sbando, allenatore inerme dinanzi a tanto scempio e nessuna reazione ai gol che il "Real" Pescara stava realizzando. La cosa peggiore? Certamente il fatto che Bizzarri, non propriamente Jashin o Zamora, potesse trascorrere 90 minuti in tutta tranquillità. Mai un tiro in porta!

Ma della squadra abbiamo scritto già troppo. Tornando ai tifosi, i veri e unici vincitori del mondo rossoblu in una domenica davvero da "burrasca", alla fine non ce l'hanno più fatta contestando la squadra all'aeroporto e, anche in questo caso, tutto è filato per il meglio. Solo cori di scherno ma nessun incidente. Anche questo è da mettere in risalto, dimostrazione che contestare, anche duramente, si può e non occorre la violenza per farlo! 

Adesso toccherà ad Andrea Mandorlini, scelto nella nottata dal presidente Preziosi per il dopo Juric, cercare di riportare in quota il Genoa, un compito certamente non agevole ma che tutti quanti speriamo venga svolto nella maniera migliore, a partire dalla prossima gara casalinga contro il Bologna.