Da BOLOGNA: "La sfida si deciderà a centrocampo"

30.09.2016 18:40 di Alessio Semino   vedi letture

Dopo una settimana di polemiche che si è portata dietro tutti gli strascichi della partita pareggiata con il Pescara, il Genoa di Ivan Juric è giunto ormai alla vigilia della sfida contro il Bologna. Sfida non facile, come già anticipato ieri da Valentina Cristiani, collega di “1000 Cuori rossoblù”, che potrebbe presentare alla formazione rossoblu più di una insidia. 

Per questo motivo abbiamo voluto contattare il collega di TuttoBolognaWeb.it, Manuel Minguzzi, il quale ha risposto ad alcune nostre curiosità sulla partita. 

Anzitutto grazie della vostra disponibilità. In vista della partita del "Dall'Ara" una domanda è d'obbligo: quanta voglia c'è, da parte del Bologna, di festeggiare con una vittoria i 107 anni di storia della formazione felsinea? Sarà uno stimolo in più per l'intero ambiente affinché la sfida col Genoa non venga eccessivamente sottovalutata?

"Il Bologna, per definizione, non può sottovalutare nessuno. Sicuramente la festa per i 107 anni è uno stimolo in più anche perché è prevista una buona presenza di pubblico al Dall'Ara. Si potrebbero superare i 20mila spettatori. Tra l'altro una vittoria contro il Genoa potrebbe regalare momentaneamente il terzo posto in classifica prima della sosta. Un sogno".

Il Genoa è ben consapevole delle insidie che la sfida del prossimo turno potrà riservargli, tanto più che la situazione numerica in rosa potrebbe rischiare di creare qualche difficoltà in più. Malgrado tutto, gli uomini di Juric stanno dimostrando di avere una loro identità di gioco e rendere difficile la vita a tutte le squadre. Quanto Roberto Donadoni teme la formazione rossoblu?

"In questo avvio di campionato, Crotone a parte, tutte le formazioni possono essere temibili e presentare delle insidie. Il Genoa ha una sua identità di gioco e se trova ritmo all'interno di una partita può creare problemi a chiunque. Di sicuro il mister felsineo sta preparando scrupolosamente la partita perché il Genoa ha delle qualità indipendentemente dalle assenze, sarà una sfida molto dura anche dal punto di vista fisico".

La difesa genoana, pur con una partita in meno, resta una delle meno battute del torneo (5 reti, ndr). Di fronte a sé troverà un Bologna che ha fatto del proprio campo di casa una terra di conquista, risultando imbattuto e sempre vittorioso grazie a prestazioni convincenti. Cosa dovranno temere gli uomini di Juric del Bologna formato Donandoni?

"In primo luogo l'entusiasmo, tre vittorie in fila in casa in campionato non si vedevano da diversi anni, poi la qualità, perché il Bologna davanti ha tre giocatori di assoluto valore come Verdi, Destro e Krejci. Credo però che la partita verrà decisa a centrocampo, chi prenderà il sopravvento in quella zona avrà buone chance di portare a casa bottino pieno. Uno dei principali protagonisti, per i padroni di casa, è Blerim Dzemaili".

Sul vostro sito si legge che con Verdi, Krejci e Destro in campo questo Bologna non perde mai. Dal punto di vista della formazione il trio appena citato sarà riconfermato? Quali le novità che potrebbero riguardare l'undici titolare schierato domenica da Donandoni?

"Quasi certamente il tridente sarà confermato vista la qualità e l'incisività che offre. Sugli altri reparti Donadoni non sembra intenzionato a cambiare uomini, si affiderà a quelli che fino a qui si sono dimostrati più pronti portando a casa 10 punti in 6 partite".

Sulla base di quanto visto contro l'Inter, il Bologna è apparso in grande difficoltà sulle palle alte e sui cambi di gioco della formazione di De Boer. In questo senso, quanto potrà pesare l'assenza di Pavoletti nell'economia della sfida e quali problemi potrebbe creare alla formazione felsinea un assetto tattico con Juric che schieri un trequartista dietro le due punte?

"Il Bologna è andato in difficoltà, prima che sulle palle alte, sugli esterni. La conseguenza è stata proprio aver concesso qualche occasione da rete di troppo in area. L'assenza di Pavoletti pesa, ma può essere sfruttata dal Genoa se Juric dovesse schierare un attacco senza punti di riferimento. La difesa del Bologna, con il ritorno di Maietta, è migliorata, ma non è ancora del tutto impenetrabile".

Ringraziamo per la disponibilità la redazione di TuttoBolognaWeb e il nostro collega Manuel Minguzzi.


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