Da CROTONE: "Del Genoa preoccupano l'organizzazione di gioco e la grinta di Juric"

27.08.2016 11:30 di Alessio Semino   vedi letture

E' già tempo di seconda giornata di campionato e il Genoa di Ivan Juric è pronto ad affrontare la sua prima trasferta stagionale contro il Crotone, ex squadra del nuovo tecnico rossoblù. La partita, come già detto, è di quelle non banali e ricche di spunti, motivo per cui abbiamo contattato la redazione pitagorica di Muro Rossoblù per capire meglio che gara attenderà le due squadre.

Alla prossima giornata andrà in scena un vero e proprio derby tra due tecnici, Nicola e Juric, che sono rispettivamente un ex Genoa e un ex Crotone. Cosa dobbiamo aspettarci da una partita così ricca di incroci e implicazioni extracalcistiche? E soprattutto: come verrà accolto e con che spirito, l'Ivan Juric della storica promozione in Serie A?

"Come ogni amore che finisce, l'addio di Ivan Juric ha diviso la tifoseria. Resta il fatto che Ivan Juric ha comunque regalato un sogno che sembrava irrealizzabile. La tifoseria non riuscirà ad accoglierlo: il tifo organizzato ha deciso di non partecipare alle gare casalinghe del Crotone che verranno disputate sul neutro di Pescara, mentre potrebbero recarsi alcuni emigrati crotonesi residenti nella zona di Pescara. Sicuramente sarà accolto bene, cosi come è stato salutato da protagonista alla fine del campionato, su questo la gente di Crotone ha sempre reso merito a chi ha portato in alto i colori della città".

Passando a tematiche di natura tecnica e tattica, il Genoa visto contro il Cagliari ricorda già il Crotone di Juric che ha stupito tutti gli amanti del pallone durante la stagione passata oppure ci sono delle differenze? Che partita vi aspettate e quali potranno essere le contromosse di Davide Nicola per arginare il pressing e la manovra della formazione rossoblù?

"Il Genoa visto contro il Cagliari ha mostrato il carattere del suo tecnico. Ivan Juric oltre ad essere uomo di calcio è un tecnico che più che lavorare sul miglioramento tecnico e atletico bada all'aspetto caratteriale. E' un martello, un tecnico che spreme la squadra in modo similare ad Antonio Conte. Non lascia nulla al caso, bada anche ai piccoli dettagli. A Crotone, il suo 3-4-3 variava forma a seconda dell'avversario e dell'andamento della gara. Punti fondamentali della squadra sono stati Alex Cordaz, Nello Salzano per il quale nutre un debole e soprattutto il giovane Federico Ricci mandato in campo sempre e comunque. Il Crotone di Juric sfruttava molto gli esterni, meno la zona centrale cercando una manovra collettiva che accerchiava l'avversario. L'attuale Crotone è alle prese con le insicurezze delle debuttanti. Sono ancora diversi gli elementi che devono essere aggiunti alla rosa prima che Davide Nicola possa trovare la quadratura giusta e poter mostrare il suo calcio che è meno spettacolare ma più concreto rispetto a quello di Ivan Juric. Ogni tecnico cerca sempre di plasmare la sua squadra ad immagine e somiglianza. Non si prevedono particolari accorgimenti, chi avrà più gamba e più affiatamento avrà sicuramente la meglio, e in questo il Genoa parte favorito".

La partita avrà anche un'altra variabile da non sottovalutare: il fatto di giocare allo stadio "Adriatico" di Pescara. Esulando dalla questione legata allo "Scida" di Crotone, quali potrebbero essere state le motivazioni che hanno portato proprio alla scelta dello stadio abruzzese per disputare la prima partita "casalinga" dei pitagorici?

"La scelta dello Stadio "Adriatico-Cornacchia" ha fatto discutere e non poco a Crotone. Tutti, società compresa, avrebbero optato per uno stadio calabrese ma su questo si deve entro date precise consegnare la documentazione. Gli unici impianti al momento nel Sud Italia adeguati alla Serie A e alle ultimissime normative sono i campi di Palermo e Napoli. Se per Palermo la scelta è stata scartata a priori per motivo di ordine pubblico tra tifoserie, Napoli ha dovuto richiedere cosi come Crotone il debutto in Serie A fuori casa per lavori al "San Paolo". L'unico stadio che era disponibile o vicino è stato quello di Pescara dove il Presidente Sebastiani e l'amministrazione comunale hanno dato il loro assenso. Con ogni probabilità sarà l'unica gara che gli squali disputeranno fuori dallo Scida. Tra le prescrizioni per potere utilizzare uno stadio alternativo o di riserva in Serie A vi è quella di scegliere un'impianto che presenti la goal line technology e su questo il campo si è ristretto e sono state scartate alternative come Cosenza o Catania inizialmente indicate come possibili scelte".

C'è un calciatore del Genoa che il Crotone teme di più? Nicola adotterà un modulo speculare a quello di Juric od opterà per una difesa a quattro anziché a tre?

"Il Genoa rispetto a questo Crotone parte su un livello tecnico e tattico superiore: ha mantenuto una ossatura, ha aggiunto gente che è qualitativamente superiore a quella presente ad oggi in rosa negli squali e soprattutto parte da un vantaggio: Ivan Juric. Il tecnico croato conosce bene Genova e gioca in modo identico al suo mentore ed amico Gian Piero Gasperini. Lui è il tipico esempio di allievo destinato a superare il maestro. Il suo 3-4-3 è un evoluzione di quello del tecnico di Grugliasco, abbina schemi a tanta grinta una peculiarità che arriva dal carattere dell'allenatore, rispetto al Gasp che caratterialmente è più riservato e la sua impronta sulla squadra è meno rimarcata. Ivan Juric ha tutto per fare bene e garantire un futuro roseo al Genoa".

Nicola riproporrà la stessa formazione uscita sconfitta dalla sfida di Bologna oppure ci saranno cambi di formazione già annunciati o ipotizzati nel corso della settimana?

"Il Crotone è un cantiere aperto in modo speculare a quello avviato in questi giorni allo Stadio Comunale "Ezio Scida". Non ci sono certezze, le uniche che si hanno sono la presenza di Alex Cordaz tra i pali e dei difensori Claiton Dos Santos e Gian Marco Ferrari nei tre di difesa. Tutto fa pensare allo schieramento e alla conferma di Ceccherini che andrà a completare il terzetto anche a causa dell'assenza di valide alternative. A centrocampo ci si aspetta la riconferma dello svedese Marcus Rohden, una tra le note positive della gara di Bologna. In avanti dovrebbe giocare ancora Palladino insieme a Simy, anche perchè l'attaccante nigeriano è l'unica punta di ruolo in rosa. Potrebbe essere schierato dall'inizio il nuovo arrivato, l'esterno destro ex Genoa Aleandro Rosi. Sarà comunque una gara che verrà giocata ad alti livelli con due squadre che sicuramente non si risparmieranno".


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