Errori ce ne sono stati, ma il Genoa è vivo e vegeto

15.10.2017 20:45 di GianPiero Gallotti   vedi letture

Con due soli punti dopo sette giornate di campionato era troppo importante per il Grifone invertire la rotta in una classifica che di questo passo lo avrebbe ben presto visto andare alla deriva.

Juric decide così di cambiare modulo, rinfoltendo il centrocampo e lasciando Galabinov e Taarabt a battersi contro la difesa del Cagliari.

Mossa azzeccata.

Il giocatore marocchino, prima di uscire stremato dalla fatica e dal gran caldo, ha dato un saggio delle sue grandi doti tecniche e della sua formidabile intelligenza tattica facendo ammattire l'imbarazzante difesa degli isolani.

Galabinov da parte sua si è battuto come un leone, facendo spesso valere il fisico all'interno dell'area di rigore cagliaritana. Ottimo il gol con il quale il bulgaro ha sbloccato il risultato. Sfortunato quanto impreciso invece in almeno altre tre occasioni.

Il Genoa ha dunque giocato una gara da veri Grifoni, tutta cuore ed orgoglio. Ma non solo. Sarebbe ingiusto ridurre la prestazione degli uomini di Juric soltanto a queste qualità. Da parte loro c'è infatti anche tanta qualità, che le giuste posizioni sul campo hanno finalmente fatto emergere.

Certo il Cagliari visto oggi è apparso ben poca cosa, ma questo non deve togliere meriti ai Grifoni rossoblù, giustamente vittoriosi sul campo.

Per fare le pulci alla prestazione possiamo invece dire che Perin e compagni avrebbero potuto e dovuto chiudere prima la gara. Sul finale del primo tempo uno degli errori che probabilmente avranno fatto maggiormente imbestialire Ivan Juric (pensiamo almeno tanto quanto noi): fuga di Galabinov sulla fascia che attira su di sè le attenzioni di tutti i difensori del Cagliari. Il bulgaro ha tutto il tempo per dare la palla al centro dove si era aperta un'autostrada per qualunque giocatore rossoblù fosse transitato da quelle parti. Ma nessuno aveva invece seguito l'azione e l'attaccante del Grifone ha così dovuto fare tutto da solo finendo irretito dai numerosi avversari convogliati su di lui. D'accordo la stanchezza e il caldo, ma non è ammissibile che nessun giocatore del Genoa fosse salito per aiutare il compagno.

Imprecisione e qualche errore di posizione sono dunque gli unici nei di questa gara. Oltre però ai cambi, a nostro avviso troppo tardivi.

Un'annotazione a parte la merita poi il direttore di gara.

In molti si sono sorpresi della designazione di un arbitro ligure per questo incontro. Il sig. Massa ha però diretto il match in maniera impeccabile per tutta la prima frazione di gioco, commettendo però invece, a nostro giudizio, almeno due errori marchiani nella ripresa.

Il rigore concesso ai padroni di casa attraverso il Var ha infatti lasciato tutti a bocca aperta (commentatori tv inclusi), in quanto dalle immagini si vede chiaramente che il tocco di braccio di Veloso era assolutamente involontario. Se questa è la tecnologia che dovrebbe aiutare i direttori di gara a commettere meno errori siamo messi proprio bene.

Altro errore da matita rossa secondo noi riguarda la mancata espulsione di un difensore del Cagliari, che stende inesorabilmente Galabinov partito in solitaria verso la porta avversaria. Il cartellino rosso ci stava tutto. Per il sig. Massa nulla di irregolare.

Il Genoa si gode comunque tre punti importantissimi che, oltre a muovere la classifica, porteranno anche in dote alla squadra rossoblù serenità e maggior convinzione nei propri mezzi.

Nessuno si illuda che tutti i problemi siano svaniti.

Ma ora si può certamente guardare al futuro con maggiore ottimismo.

 

Gip

 


Altre notizie - Copertina
Altre notizie