Genoa, Perin al gala "Insieme per il Gaslini"

22.05.2018 22:01 di  Franco Avanzini   vedi letture

I giardini e i saloni di Villa del Principe sono stati artefice dell'ultima serata della campagna di fundraising promossa per l'attivazione di nuovi servizi a favore del Centro di Assistenza Bambino e Famiglia della struttura ospedaliera genovese. Un gala a cui hanno partecipato alcuni giocatori del Genoa e dello staff di mister Ballardini. A parlare per primo è stato il capitano Mattia Perin che ha consegnato a Tommy una sua maglia autografata.

Per chi non lo sapesse Tommy è quel bambino che domenica dopo la gara contro il Torino era stato fotografato con un cartello su cui aveva scritto l'invito al portiere genoano di non andare via.  "Domenica quando stavo andando via dal campo l'ho visto con la mia maglia al contrario con la scritta Perin e con il cartellone. Avrei voluto regalargli qualcosa già domenica ma non avevo più niente addosso a parte la sotto maglia, le mutande e gli scaldamuscoli e non mi sembrava il caso - ha spiegato il numero uno del Genoa - Ieri l'ufficio stampa mi ha girato la foto e ho detto che dovevamo regalargli qualcosa per forza. Oggi finalmente l'ho incontrato. Per me è sempre stato un sogno entrare nei cuori di una tifoseria, diventare un idolo o un leader della squadra. Domenica ho capito di esserci riuscito, di esser entrato nel cuore della gente e l'ambiente Genoa è entrato nel mio cuore. Questa è casa mia, ho fatto un percorso di crescita importante".

Sulla sua partenza ammette: "Voglio mettermi alla prova. Uscire dalla zona di confort come qui e mettermi in gioco per capire fin dove posso arrivare". Sulla convocazione per la Nazionale e sugli errori di Donnarumma: "Intanto diciamo che Donnarumma ha 19 anni e gli si deve lasciare la possibilità di sbagliare come abbiamo fatto tutti i portieri. Avrà un futuro luminosissimo ma oltre a lui siamo in tanti che potranno puntare alla aglia della Nazionale. Sarà un percorso di crescita per tutti perché ci sarà tanta concorrenza".

Sei il vice Buffon o il nuovo Buffon? "Non mi sento di esserlo ma lavoro per cercare di esserlo. La carriera fatta da Gigi però sarà irripetibile, non solo per me ma credo per la maggior parte dei portieri che ci sono ora nel panorama nazionale e internazionale. Lui è un nostro punto di riferimento". Sulla convocazione sua e di Criscito spiega: "Sono contento per Mimmo che lo sento spesso anche in questi ultimi anni che era in Russia. Fa piacere perché è un giocatore che merita l'attenzione della Nazionale. Giocando in Russia forse era un po' penalizzato".

Ha sbagliato qualcosa il Genoa con te che non ti ha fatto rinnovare il contratto? "C'è stata una prima richiesta di rinnovo contratto a gennaio. Ho sempre detto sempre al presidente che non sarei mai andato via a zero, non lo avrei mai fatto. Ho detto di aspettare giugno per vedere se c'erano offerte ma anche di stare tranquillo che il successivo gennaio non sarei mai andato via a costo zero. Non lo avrei mai fatto, devo tanto alla famiglia Preziosi, devo tanto all'ambiente Genoa e ai tifosi. Non avrei mai potuto andare via così, tra virgolette, da ladro".

La parata più bella e la gara più bella? "Mi piace ricordare sia le parate fatte che i gol subiti e durante la settimana penso più a quest'ultime per migliorarmi. In fondo le parate sono la gratificazione del lavoro che fai in settimana. Quanto alla partita ce ne stanno tantissime. A partire dall'1 a 0 contro l'Inter con gol di Antonelli sotto il diluvio; al gol di Pavoletti contro il Sassuolo dopo che ci avevano appena pareggiato, la rimonta da 0 a 2 a 3 a 2 contro il Torino. Mi ricordo tutti i gol fatti e quelli subiti, li ho tutti stampati in testa".

La Juventus l'ha sognata in queste notti? "No, non me la sono sognata perchè ora penso alla Nazionale. Sono uno cui piace focalizzarsi gara per gara, una dopo l'altro. La settimana scorsa ho pensato al Torino, ora alla Nazionale poi vedremo quello che verrà". E l'estero? "Ci ho pensato. Ci sono stati anche degli avvicinamenti in questi ultimi mesi ma la mia priorità è l'Italia"


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