L'avversario di turno, Atalanta: un'armonia di suoni e movimenti

30.01.2020 11:41 di  Franco Avanzini   vedi letture

Super Atalanta che schianta il Torino in casa sua e mette in bacheca il successo più largo mai registrato nella sua storia in Serie A. Una macchina perfetta questa squadra, tutti giocano cercando di aiutare il compagno, una sinfonia vera e propria che sta veleggiando meritatamente nelle posizioni alte di classifica. Merito di un tecnico come Gian Piero Gasperini che sta lavorando da qualche stagione come meglio preferisce, inculcando nella testa dei suoi giocatori il suo credo e la sua voglia di primeggiare nel nostro torneo. Campionato ma anche Champions League dove, dopo un inizio assolutamente non positivo, si è ripreso nel girone di ritorno conquistando una meritata qualificazione agli ottavi di finale.

Il gioco di Gasperini è arci noto dalle nostre parti. Giocare per segnare più gol possibili, senza mai fermarsi. Certo, talvolta, capita pure di perdere come avvenuto nell’ultima gara interna quando clamorosamente la Spal è passata al Gewiss Stadium (questo il nuovo nome dell’impianto sportivo orobico). La squadra di Ferrara ha approfittato della serata negativa dell’avversaria per imporre la sua legge. Ma la Dea non si è fatta pregare e subito è andata in Piemonte per riprendersi quanto perso con gli interessi.

Josep Ilicic, tripletta all stadio Grande Torino, è l’uomo simbolo. Praticamente immarcabile, ha colpi di genio che mette a disposizione dei compagni ma è pure un lottatore che non tira mai indietro la gamba ed è sempre pronto a combattere senza mai fermarsi. Un giocatore davvero unico che a Torino ha messo in mostra giocate di grandissima qualità. Ilicic diventa poi difficilmente controllabile quando può svariare senza limitazioni. Un giocatore che i difensori del Genoa dovranno tenere sempre d’occhio.

La punta centrale è Duvan Zapata che all’andata, nel successo 2 a 1 per la squadra lombarda, segnò allo scadere un euro gol. Non è appariscente come Ilicic o Gomez ma di certo sotto porta può diventare letale. A Bergamo, in questa sinfonia, è il vertice di una piramide quasi perfetta. Il terzo degli attaccanti è il Papu Gomez, piccoletto, sgusciante, col pallone fa quello che vuole e sa pure concludere sotto porta. Gli assist sono però il suo pane quotidiano e strappargli il pallone dai piedi è sempre molto difficile. Finito qui? Assolutamente no perché in panchina c’è pure un certo Muriel che allo stadio Grande Torino nei pochi istanti in cui è sceso sul terreno di gioco ha realizzato una doppietta. Insomma le bocche da fuoco non mancano all’Atalanta che però ha pure, tra gli altri, Gosens, difensore goleador, il migliore in Europa coi suoi 7 gol, abile nei tiri dalla distanza. Anche in Piemonte ha messo il sigillo alla sua prestazione. 


Altre notizie - Copertina
Altre notizie