Le pagelle del campionato: il riepilogo

11.06.2017 10:22 di  GianPiero Gallotti   vedi letture

Per la stagione appena conclusa, abbiamo voluto dare un voto ai componenti della squadra rossoblù, suddividendoli per reparto.

Abbiamo quindi cominciato con i portieri, per poi proseguire con difensori, centrocampisti, attaccanti e tecnici, evidenziando anche chi fra questi, secondo noi, andrebbe riconfermato.

Chiudiamo quindi questa piccola rubrica a puntate riepilogando solo i giocatori che ci auguriamo di vedere ancora con indosso la Maglia rossoblù anche per la prossima stagione:

 

Mattia Perin:  7

Doti tecniche, personalità, carisma e . . . "sfiga" da vendere. Non bastava un serio infortunio nel finale della scorsa stagione. Per non farsi mancare nulla, Mattia se ne è procurato anche un secondo, che lo ha tenuto lontano dalla porta rossoblù per più di mezzo campionato. E la squadra, senza le sue qualità da leader, ne ha indubbiamente risentito. Per le gare che ha potuto disputare, a parte qualche fisiologica sbavatura, ha sempre saputo fornire ottime prestazioni. Ora è pronto a tornare, per riprendersi ciò che il fato gli ha tolto, Nazionale compresa. E' genoano dentro, è amatissimo dai tifosi ed è sua intenzione restare al Grifone. Cosa chiedere di più? Un giocatore determinante per la ricostruzione del Genoa prossimo venturo. DA CONFERMARE ASSOLUTAMENTE.

 

Davide Biraschi:  6,5

Per buona parte della stagione il difensore della Nazionale Under 21 non ha trovato spazio nella rosa dei titolari rossoblù. Si è però allenato con serietà e professionalità, facendosi quindi trovare pronto quando è giunto il momento di dare il suo apporto alla causa del Grifone. Giovane, tenace e grintoso, ha ampiamente dimostrato di essere un elemento affidabile per il futuro. DA CONFERMARE.

 

 

Armando Izzo:  7

Probabilmente l'unico del reparto arretrato rossoblù a meritare un buon voto in pagella. Armando non per caso è entrato nel cuore dei tifosi genoani, ma lo ha fatto, oltre che per le sue ottime doti tecniche, anche per l'attaccamento alla Maglia che ha sempre dimostrato in ogni gara in cui è stato chiamato in causa, battendosi per lei e onorandola in ogni occasione. Sempre il primo a lottare e l'ultimo ad arrendersi. Come da sempre chiedono i tifosi genoani a chi indossa la gloriosa casacca a quarti rossoblù. Purtroppo una sentenza che facciamo fatica a comprendere nelle sue motivazioni, ha privato fino al termine del torneo il Grifone del suo apporto. E questo è risultato altamente deleterio per la squadra, alla quale è così venuto a mancare un preziosissimo punto di riferimento. E' uno dei giocatori sui quali il Genoa dovrebbe basare la ricostruzione dalle macerie di questa stagione.  DA CONFERMARE ASSOLUTAMENTE.

 

Andrea Beghetto:  6

Giudicato il miglior crossatore della serie cadetta, Beghetto fatica a trovare spazio con Ivan Juric, che lo giudica ancora acerbo per la massima serie. Si allena comunque con caparbietà e tenacia, fino a che non arriva la sua occasione, che sa cogliere al volo. La seppur complicata salvezza del Grifone porta anche la sua firma. Può e deve migliorare ancora, ma l'età è dalla sua parte e le basi di partenza sono decisamente buone. DA CONFERMARE.

 

Isaac Cofie:  6

Non è un mostro di velocità, e non ha neanche la tecnica di Iniesta, ma la sua presenza in campo si fa sentire. Eccome. Non ha la rapidità di esecuzione di un classico regista (anche se ha comunque offerto alcuni assist illuminanti per i compagni del reparto offensivo), ma rende al meglio quando può giocare a protezione di un giocatore come può essere Veloso. Certo ha commesso diversi errori in fase di disimpegno, ma la sua parte per sorreggere il centrocampo del Grifone l'ha fatta abbondantemente. Per un Genoa ambizioso magari non potrebbe partire titolare, ma come rincalzo rappresenta certamente una garanzia. E' un ragazzo solare, umile, serio e genoano nel midollo. Un giocatore sul quale si può sempre contare.  DA CONFERMARE.

 

Diego Laxalt:  6,5

Da quando è giunto a Genova ha da subito fatto vedere le sue doti di moto perpetuo. Diego corre, corre sempre e corre veloce, abbinando a questo un buon dribbling e una buona visione di gioco. Ad un certo punto della stagione sembra però avere un po' il fiato corto e le idee annebbiate. Il centrocampo rossoblù non può però permettersi di rinunciare a lui, anche se avrebbe bisogno di rifiatare un po'. E così stringe i denti, ma con risultati comunque quasi sempre sufficienti. Molto probabilmente cambierà aria, tentato dal voler provare nuove esperienze e magari strappare un contratto per lui più vantaggioso. Però molto dipenderà dal futuro della Società.  DA CONFERMARE.

 

Miguel Veloso:  6,5

Giocatore stranamente sottovalutato da media e tifosi. Ad inizio stagione veniva criticato perchè ritenuto colpevole di rallentare il gioco della squadra. Solo dopo i due infortuni che lo hanno tenuto a lungo lontano dal terreno di gioco, tutti hanno però potuto capire ed apprezzare il prezioso lavoro svolto a centrocampo dal giocatore portoghese. Per dirla chiaramente: se non si fosse infortunato il Grifone si sarebbe certamente salvato con largo anticipo. Giocatore tosto, con buona visione di gioco e qualità da leader. Il Genoa prossimo venturo avrà certamente bisogno di lui. DA CONFERMARE.

 

Leonardo Morosini:  6

Per lui vale il discorso fatto per il suo collega Andrea Beghetto. Arrivato a Gennaio per dare qualche opzione in più all'attacco del Grifone, non viene giudicato ancora idoneo alla massima serie dal tecnico Ivan Juric. Con l'arrivo di Mandorlini ha l'occasione di mettersi in mostra, e non la spreca, anche se le pressanti esigenze di classifica del Genoa non lasciavano spazio al tecnico per fare troppi esperimenti. Chiude il torneo con solo quattro apparizioni in maglia rossoblù, dando però l'impressione di essere un elemento di talento (oltre che giovane) sul quale poter puntare senza mezzi termini per il futuro. DA CONFERMARE.

 

Luca Rigoni:  7

E' stato il vero jolly di questo Genoa, falcidiato nel corso della stagione da infortuni e squalifiche in tutti i reparti della squadra. Lui infatti ha sempre risposto presente, fornendo sempre prove come minimo sufficienti, alle richieste del suo allenatore, adattandosi a giocare anche in posizioni a lui meno congeniali per colmare l'assenza di qualche suo compagno. Una propensione al sacrificio per nulla scontata nel mondo del calcio. Giocatore preziosissimo. DA CONFERMARE.

 

Raffaele Palladino:  6

A Crotone si trovava benissimo ed era un idolo della tifoseria. Ma quando Ivan Juric, che lo stima e lo conosce benissimo, lo ha chiamato a Genova per dare il suo contributo alla causa del Grifone, non ci ha pensato due volte ad accettare, pur con il dispiacere di lasciare una società alla quale sarà sempre riconoscente per avergli dato la possibilità, dopo il fallimento del Parma, di tornare a giocare da protagonista. Palla, come da lui stesso dichiarato, è genoano dentro, e tornare a Genova era per lui un sogno, che finalmente ha potuto coronare. Con i suoi dribbling e la sua visione di gioco dà certamente il suo contributo a questa sofferta salvezza ottenuta dal Genoa in zona Cesarini. Purtroppo il Grifone di quest'anno era dilaniato da un'infinità di problemi e di rapporti complicati, a tutti i livelli. E certamente non deve essere stato facile per lui inserirsi in uno spogliatoio che non crediamo fosse propriamente un ambiente idilliaco. Palladino però è un ragazzo serio, dedito al lavoro e attaccato alla maglia. Una freccia importante per l'arco di Ivan Juric anche per il futuro.  DA CONFERMARE.

 

Pietro Pellegri:  NG

Cosa dire di lui? 16 anni e un grande futuro davanti. Esordisce a Verona contro il Chievo, ma la sua perla è la rete alla Roma nella sua seconda presenza in campionato. Ha il muso buono questo ragazzo, che non nutre timori reverenziali nei confronti di nessuno. Dopo soli quattro minuti i difensori giallorossi lo hanno capito e per fermarlo non è dunque rimasto loro altro da fare che usare le maniere forti. I segni sul naso del ragazzo ne sono testimoni. Ha fisico, tecnica e potenza. E che sia destinato a giocare ad alti livelli lo hanno capito anche all'estero, visto che un Club importante come il Manchester United già lo scorso anno cercò di portarselo in Inghilterra. Offerta respinta al mittente, sia dal Genoa che dal giocatore. Sul suo futuro sarà ora la Società, insieme al ragazzo ed alla sua famiglia, a decidere cosa sia meglio fare. L'unico cruccio è la bocciatura rimediata a scuola, a causa delle troppe assenze. Ecco, il calcio è importante, soprattutto per chi ha la fortuna di poter arrivare a giocare a questi livelli. Ma lo è altrettanto anche l'istruzione personale. Se ci possiamo permettere, questo è dunque il nostro modesto consiglio: un piccolo sforzo su entrambi i fronti. Alla sua età, scuola e calcio devono andare di pari passo. La personalità, oltre che la carriera, ne avranno grandi benefici.  OVVIAMENTE DA CONFERMARE.

 

Giovanni Simeone:  7,5

Alla sua prima stagione in Italia segna 12 gol in 35 presenze. E spesso è anche costretto a giocare in una posizione a lui meno consona. Cosa chiedere di più ad un ragazzo di 22 anni? Voleva essere giudicato per quello che valeva e non solo per essere un figlio d'arte: missione pienamente compiuta. E' giovane ed ha ampi margini di miglioramento. Il suo cartellino vale già molto più dei tre milioni spesi dal Genoa per acquistarlo, ma la sua conferma o meno dipenderà dal futuro societario. OVVIAMENTE SAREBBE DA CONFERMARE.

 

Ivan Juric:  6,5

Appena promosso in Serie A con il Crotone, il tecnico croato accetta una delle panchine più scomode della Serie A, ossia quella di un Grifone orfano di uno degli allenatori che più hanno fatto bene a Genova: Gian Piero Gasperini, novello sposo con l'Atalanta. Un'eredità certamente non semplice da raccogliere, ma che riesce comunque a gestire con grande autorevolezza almeno fino al mese di Dicembre, facendo giocare bene il suo Genoa e ottenendo anche risultati prestigiosi, culminati con la netta affermazione sui campioni d'Italia della Juventus per 3 - 1. Poi però, quasi inspiegabilmente, dopo la sconfitta interna con il Palermo il giocattolo si rompe e la squadra non gioca più al calcio, collezionando così una lunga serie di sconfitte che fanno pericolosamente precipitare il Genoa nelle zone basse della classifica. Il culmine viene raggiunto con la pesante sconfitta di Pescara: 5 - 0 senza neanche un tiro in porta da parte della formazione rossoblù. Quella gara costerà un inevitabile esonero a Ivan Juric che, stando ai si dice, sarebbe entrato in rotta di collisione con alcuni senatori della squadra. Al suo posto viene così chiamato Andrea Mandorlini, del quale parliamo più avanti. I risultati però non cambiano di molto e Juric viene così richiamato sul ponte di comando. Con la consapevolezza degli errori commessi e maggiormente conscio di quali fossero i veri problemi della sua squadra, Juric riuscirà a portare a termine la missione di salvare il Genoa dalla retrocessione in serie cadetta, conquistandosi così anche la riconferma per la prossima stagione. Il tecnico croato ha dunque probabilmente pagato un po' di inesperienza nella massima serie e il fatto di avere a disposizione una squadra con qualche elemento probabilmente non da Genoa. Siamo certi che ora farà piazza pulita di chi non sarà ritenuto adatto a giocare per il Grifone che lui ha in mente per il prossimo campionato e che farà tesoro degli errori commessi in questa stagione. Nel prossimo torneo vedremo dunque un tecnico certamente più maturo e dunque potenzialmente in grado di gestire al meglio la squadra che la Società gli metterà a disposizione. Per la stagione appena conclusa un'ampia sufficienza la riteniamo comunque d'obbligo.

 

Gip

 

 

 


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