Non c'è molto da dire se non FORZA GENOVA

19.08.2018 08:37 di  Franco Avanzini   vedi letture

Genova, città stretta tra mari e monti, forse l'unica che con un batter di ciglio ti porta a toccare le onde marine ma al tempo stesso ti può portare a respirare l'aria della campagna. Genova devastata da una tragedia immane, inattesa, impensabile. Genova che ieri ha celebrato i funerali di stato delle vittime del Ponte Morandi. Saracinesche abbassate, volti rigati dalle lacrime, genovesi che si interrogano domandandosi semplicemente perchè?

Anche il calcio nel suo piccolo si è fermato, il nostro calcio però, quello genuino di due tifoserie sempre sportive, nemiche, sul campo sì, ma mai inospitali. Da oggi tutto torna alla normalità, se normalità significa vedere quel moncone di ponte rimasto lassù, se significa cambiare completamente i propri piani per spostarsi dalla Val Polcevera verso il centro e viceversa, se significa continuare a pensare che lassù, lo scorso 14 agosto alle ore 11.36 ognuno di noi poteva esserci.

Ieri ci siamo presi una pausa, doverosa. Da oggi torniamo a parlare e scrivere di Genoa ma il cuore ancora resterà, crediamo per molto tempo, spezzato per quel che è avvenuto su quel "maledetto" Ponte Morandi. 


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