Remember Genoa: la più brutta gara che però vale un campionato

21.04.2020 14:12 di  Franco Avanzini   vedi letture

In un periodo dove il calcio, giustamente, è stato messo in ultimo piano e si parla solamente delle vittime e dei contagi causati dal Coronavirus, noi di Genoanews1893.it abbiamo deciso di proporvi qualche aneddoto su determinate gare che il Genoa ha disputato dal 1990 ad oggi. Un modo come un altro per cercare di allietarvi in questi momenti bui nei quali il pensiero va principalmente alla situazione drammatica che si è venuta a creare in Italia e nel mondo in generale. Il nostro impegno è solamente portato a regalarvi, anche solo per un istante, qualcosa di più leggero, restando sempre pronti a ricordarvi peraltro di "stare a casa" per fare in modo che il virus venga totalmente e nel più breve tempo possibile sconfitto e debellato.

Ci sono partite che restano nella memoria dei tifosi per la loro bellezza, per le azioni, magari le tante reti, per qualche gesto di questo o quel giocatore oppure anche solo per il risultato finale che ha consegnato ad una squadra un traguardo importante. Ci sono gare che vorresti rivedere tutti i giorni, che assapori ogni volta che puoi come se fosse la "prima volta" di quell'evento; nelle quali esulti nonostante tu conosca già il risultato finale oppure nelle quali inveisci contro l'avversario di turno o l'arbitro se commettono falli o non fischiano qualche intervento sui tuoi giocatori.   

Ma ci sono anche gare tanto brutte che vorresti dimenticarle in fretta, cancellarle dalla memoria. Sconfitte impietose di quelle giunte all'ultimo respiro, rimonte che hai subito, derby persi che vorresti eliminare (ma non certamente per il tifo, quello no, quei colori sulla Gradinata vuoi ricordarli sempre ed in eterno perché, almeno sugli spalti, il Genoa vince sempre la stracittadina). C'è però una gara che è stata di rara bruttezza, ma che alla fine ha fatto esultare tutto il pubblico rossoblu per il traguardo salvezza conquistato, anzi raggiunto. 

E' il 26 maggio 2019, lo scorso campionato insomma. All'Artemio Franchi di Firenze si gioca Fiorentina-Genoa. Il Grifone è terz'ultimo ad un punto dall'Empoli, virtualmente retrocesso. I toscani viaggiano a Milano in casa dell'Inter, sulla carta una sfida impari anche se nelle ultime giornate spesso i valori in campo finiscono per equivalersi. Alla Viola il pareggio serve eccome per restare in Serie A. La gara si gioca più su quello che accade al Meazza che sul terreno toscano. Sì, perché Fiorentina-Genoa risulterà alla fine di una noia mortale; senza praticamente un tiro in porta, con le due squadre attanagliate dalla paura e senza alcuna voglia di farsi del male a vicenda.

Intanto a Milano si gioca sul serio. L'Empoli vuole i tre punti per salvarsi. Nel primo tempo permane il risultato ad occhiali, e tutto avviene nella seconda metà di incontro. A Firenze si esulta quando al 6' della ripresa Keità porta avanti i nerazzurri. La salvezza a quel punto appare certa, visto che a parità di punti il Grifone può far valere il doppio successo conquistato in campionato sui toscani. Icardi si dimentica però di essere un rigorista infallibile sprecando un tiro dal dischetto. Al 31' arriva poi la doccia fredda con il pareggio di Traorè, che ricaccia di fatto i rossoblu all'Inferno. Cinque minuti dopo però Nainggolan riporta avanti l'Inter. Da quel momento il gioco a Firenze di fatto si ferma, si giochicchia passandosi il pallone l'uno con l'altro e arrivando alla fine della gara senza alcun problema. 

A MIlano no; si gioca eccome. E per una volta la dea bendata, seppur a distanza, aiuta il Genoa quando D'Ambrosio fa auto-traversa sul tiro di Caputo ad un minuto dalla fine; quindi Handanovic ci mette del suo sventando nel recupero alcune conclusioni avversarie da campione.

In mezzo, giusto per rendere il tutto simile ad un thriller di Hitchcock, la rete annullata dal Var a Brozovic, che aveva illuso neroazzurri (a caccia di un posto in Champions League) e rossoblu di risparmiarsi le sofferenze dei minuti di recupero.

Si conclude quindi la sfida del Meazza; si festeggia a Firenze in quella che è stata definita, da tutti, una delle più brutte gare del campionato italiano. Ma pure grazie a questo incontro alla fine il tifoso genoano ha potuto esultare e festeggiare una salvezza ad un certo punto quasi insperata.

Questa la squadra che è scesa in campo in quella serata: Radu; Biraschi, Romero, Zukanovic; Pedro Pereira (dal 36’ st Sanabria), Bessa (dal 42’ st Rolon), Radovanovic, Veloso, Criscito; Pandev (dal 40’ st Gunter), Kouamé 


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