Remember Genoa: meteore sì, ma in gol nel derby

23.04.2020 14:12 di  Franco Avanzini   vedi letture

In un periodo dove il calcio, giustamente, è stato messo in ultimo piano e si parla solamente delle vittime e dei contagi causati dal Coronavirus, noi di Genoanews1893.it abbiamo deciso di proporvi qualche aneddoto su determinate gare che il Genoa ha disputato dal 1990 ad oggi. Un modo come un altro per cercare di allietarvi in questi momenti bui nei quali il pensiero va principalmente alla situazione drammatica che si è venuta a creare in Italia e nel mondo in generale. Il nostro impegno è solamente portato a regalarvi, anche solo per un istante, qualcosa di più leggero, restando sempre pronti a ricordarvi peraltro di "stare a casa" per fare in modo che il virus venga totalmente e nel più breve tempo possibile sconfitto e debellato.

Derby, la parola più importante per il tifoso genoano. Prima data da segnare sul calendario quando viene stilato quello del campionato; momento cruciale di un'intera stagione. Se lo si vince è certo che per almeno sei mesi si può stare tranquilli, ci si può beare del gol o delle reti realizzate dalla propria squadra e magari ci si fanno cartoline d'auguri da mandare agli sconfitti. Il Genoa con la stracittadina ha sempre avuto alti e bassi; momenti di esaltazioni ad altri meno. 

Si ricordano le reti decisive, quelle che magari hanno spedito nella serie minore i cugini oppure quelle partite nelle quali il risultato finale è stato ben più rotondo rispetto a quello scaturito effettivamente al termine dei 90 minuti di gioco. Ci sono state però, e lo sanno pure le pietre, molti giocatori passati al Grifone quali vere e proprie meteore. Magari al loro arrivo annunciati come campioni in essere, ma all'atto pratico poco più che comparse al termine della stagione. Eppure un segno, qualche meteora, l'ha pure lasciata segnando proprio nel derby, senza peraltro che il risultato alla fine fosse a vantaggio dei rossoblu.

Tre giocatori, tre gare differenti, poche gare giocate ma un gol importante segnato.  

Stagione 1993/1994, dall'Ajax, dopo oltre cento gare disputate coi lancieri, arriva il centrocampista Marciano Vink. Già dal numero di gare disputate con la casacca della squadra olandese sembrerebbe che Vink possa portare esperienza e qualità al Grifone. L'annata alla fine poi dirà tutt'altro con sole 13 gare disputate. Tra quelle però ci fu il derby giocato il 10 aprile 1994. Il centrocampista prese palla a centrocampo e partì saltando uno, due, tre, quattro giocatori avversari prima di arrivare alla conclusione e mandare la sfera alle spalle del numero uno avversario proteso in tuffo alla sua destra. Un eurogol rimasto però fine a sè stesso nonostante lui avesse affermato, al suo arrivo in Liguria, di volere diventare come Gullit e Rijkaard...

Stagione 1994/1995, al Genoa arriva per la prima volta nella storia un giocatore proveniente dal Sol Levante. La squadra dal quale viene acquistato è il Verdy Kawasaki, il suo nome è Kazuyoshi Miura. L'attaccante al solito è presentato come un elemento che farà sognare tutta la tifoseria, bravissimo in area avversaria e capace di segnare molte reti. Tutto ciò sarà poi smentito da campo. Miura giocherà 21 gare segnando però una sola rete. Bottino davvero misero ma rete realizzata nella gara più importante della stagione, la stracittadina, appunto. E' il dicembre 1994. Ad un certo punto della gara il giapponese realizzerà quella che sarà per sempre ricordata come la prima rete di un giocatore nipponico nel nostro campionato. Skuhravy di testa lo lancerà in area di rigore e lui d'esterno batterà il portiere avversario. Da quel giorno non troverà però più la via della rete con la maglia rossoblu e la sua permanenza a Genova si concluderà di lì a poco...

Stagione 2010/2011 giunge in rossoblu dallo Shalke 04 il brasiliano Marcio Rafael Ferreira de Souza, meglio conosciuto come Rafinha. Un esterno difensivo di destra molto veloce, tecnicamente molto bravo che però, come spesso capita al Genoa, in Liguria restò una sola stagione per andare poi in Germania al Bayern Monaco dove vincerà tutto, ma proprio tutto, non solo in casa, ma pure in Europa. Al Grifone Rafinha segnò un eurogol nel derby; un tiro dalla lunga distanza che mandò la palla proprio nel "sette" alla sinistra del portiere avversario: una conclusione assolutamente imparabile. Qualche anno dopo il giocatore brasiliano rilasciò questa dichiarazione: "Nel 2013 quando vinsi la Champions vidi la bolgia. Ma nel 2011 quando segnai a Marassi ho visto l'Inferno".


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