Remember Genoa: una doppietta scoppiettante alla Vecchia Signora

09.04.2020 14:12 di  Franco Avanzini   vedi letture

In un periodo dove il calcio, giustamente, è stato messo in ultimo piano e si parla solamente delle vittime e dei contagi causati dal Coronavirus, noi di Genoanews1893.it abbiamo deciso di proporvi qualche aneddoto su determinate gare che il Genoa ha disputato dal 1990 ad oggi. Un modo come un altro per cercare di allietarvi in questi momenti bui nei quali il pensiero va principalmente alla situazione drammatica che si è venuta a creare in Italia e nel mondo in generale. Il nostro impegno è solamente portato a regalarvi, anche solo per un istante, qualcosa di più leggero, restando sempre pronti a ricordarvi peraltro di "stare a casa" per fare in modo che il virus venga totalmente e nel più breve tempo possibile sconfitto e debellato. 

Ci sono giocatori che passati dal Genoa si sono rigenerati fino ad andare in grandi squadre, quelli che normalmente vengono definiti top club. Liguria e Genova in particolare toccasana per alcuni calciatori che, pur non essendocisi fermati per lungo tempo, hanno comunque fatto qualcosa che è rimasto nel cuore dei tifosi. 

Questa volta parliamo di un giocatore che in mezzo al campo ha maramaldeggiato dimostrandosi un vero attore per il ruolo, anzi un primattore. La stagione in questione è quella 2008/2009 ma, è bene aggiungere, e a questo punto tutti capirete di chi parliamo, al Genoa è arrivato pure in questa annata con pochissime fortune. Vabbè, ora è facile capire di chi parliamo, ma sì, dai, è lui, l'italo-brasiliano Thiago Motta.

E' l'11 aprile 2009 ed allo stadio Luigi Ferraris si gioca Genoa-Juventus. E' il Grifone targato Gian Piero Gasperini. E' un bel Genoa quello che gioca quella sfida. Unico neo l'arbitro, che di fatto regala un rigore alla Vecchia Signora poi trasformato da Del Piero per il parziale 1 a 1. Quello di cui vogliamo parlare è però di Thiago Motta e della sua gara. 

Una partita super, di quelle che bastano per andare a casa soddisfatti. Palloni serviti con maestria ai compagni, rubati agli avversari con tanta grinta e soprattutto con la chicca di due reti segnate. La prima estemporanea, con un tiro dal limite dell'area di rigore sfruttando un vantaggio a proprio favore. C'è da dire che qualcuno, soprattutto degli avversari, ma non solo, avevano rallentato la propria manovra per un fischio che non si era ben capito da dove arrivasse. Il "nostro" Thiago Motta non si faceva però pregare e calciava senza pensarci due volte superando Buffon.  Il secondo assolutamente più bello, con un colpo di testa portentoso dopo uno stacco di quelli che non lasciano scampo agli avversari. 

Thiago Motta non si fermerà a quelle reti. A fine stagione si conteranno sei gol segnati in 27 presenze, prima di lasciare la squadra passando all'Inter. Poi, qualche anno dopo, tornerà nelle vesti da allenatore, ma questa è un'altra storia, meno gradevole. Di Thiago Motta vogliamo ricordare quella doppietta che servirà nel successo finale (il gol decisivo sarà realizzato quasi alla fine del match da Raffaele Palladino per il 3 a 2 conclusivo). Per Thiago Motta una partita da "8" in pagella per tutti: quotidiani, siti e televisioni.  

Questa la squadra mandata in campo in quella magica serata in cui il bel calcio aveva vestito la casacca rossoblu: 

Rubinho, Biava, Ferrari, Bocchetti, Mesto (42' Rossi), Thiago Motta, Juric, Criscito, Sculli (79' Sokratis), Jankovic (79' Olivera), Palladino


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