Perché?

25.09.2016 20:05 di Carlo Dellacasa   vedi letture

Una semplice e chiara domanda alla quale il sistema calcio, così come è concepito adesso, non potrà mai dare una risposta chiara.

Parole sante quelle del Presidente Enrico Preziosi che ha chiesto direttamente al direttore di gara chiarezza per quella che è apparsa sotto gli occhi di tutti come una tra le peggiori gare del fischietto di Pistoia.

Errare è umano, nella sua estemporaneità. Ma se si persevera nell'errore allora è lecito chiedere al diretto interessato spiegazioni. Ci mancherebbe altro, 20.000 persone allo stadio potrebbero aver visto una partita diversa dalla giacchetta nera toscana ma l'impressione è andata ben al di là del semplice e logico campanilismo e tifo.

Preziosi e tutti i genoani avrebbero voluto fare una semplice domanda: perché?

Perché la direzione arbitrale è parsa non coerente nei momenti salienti dell'incontro?
Perché non ammonire per il fallo su Rincon e un minuto dopo mandare negli spogliatoi Edenilson per il suo fallo?
Perché aver cacciato Pandev e aver dato una conseguente punizione pericolosissima in un punto del campo nel quale nulla era avvenuto?
Perché (e qui ci ricolleghiamo al pensiero del Presidente) non è stato dato un rigore con conseguente espulsione nel primo tempo?

Domande alle quali gli arbitri possono tranquillamente non dare mai risposta. Domande che perdono di significato perché l'interlocutore può trincerarsi dietro ad un silenzio che fa tanto, troppo rumore.

Il sistema calcio è questo. Difficile cambiarlo ma ancor di più star in silenzio ad accettarne le regole.

Quanti giocatori mandano a quel paese il direttore di gara? Ne ho perso il conto purtroppo. Quanti sono i giocatori sanzionati? Sarebbe giusto punire tutti (non lasciar stare, ma punire): basterebbe uniformità di giudizio.

Quando la partita di calcio passa in secondo piano perché protagonista è chi dovrebbe scomparire a servizio di questo spettacolo, allora vuol dire che qualcosa è andato storto.

Si può sbagliare, certo. Ma non perseverare. Altrimenti sarebbe bello sapere dove noi abbiamo visto una partita diversa, pronti -io per primo- a tornare sui propri giudizi.

Questo dovrebbe avvenire in una società civile in qualsiasi situazione. Non è concepibile che si accetti sempre e comunque l'interpretazione di uno a discapito di una massa che ha visto tutt'altra cosa.

Preziosi ha ragione a voler parlare con Irrati. Chi più di un presidente ha il diritto di sapere e capire dove e come la sua squadra ha sbagliato? I milioni che investe nel Genoa sono la più stupida delle motivazioni, ma valida, finché a far andare avanti il mondo saranno i quattrini...

Perché qualcosa cambi e almeno chi ne dovrebbe aver il diritto possa avere delucidazioni. Solo per un senso di civiltà. Il calcio è un gioco ma con tanti soldi che gli girano attorno. Troppo semplice fischiare senza dare spiegazioni su quanto deciso.


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