The Day After: al lupo, al lupo...

23.01.2017 08:45 di  Franco Avanzini   vedi letture

Tutti a gridare contro squadra, allenatore, società e chi più ne ha più ne metta. La fine di Genoa-Crotone è un misto di rabbia, nervosismo e voglia di spaccare tutto. Tifosi inferociti, società che non sa che pesci pigliare e allenatore che in conferenza stampa sembra quasi non saper cosa dire. Il Genoa ha perso la bussola. Ha perso quella bella faccia che lo aveva accompagnato nella prima parte della stagione.

Il Grifone ha dimostrato contro un Crotone davvero piccolo, piccolo, di non avere idee. Quasi, quasi pareva non avesse neppure troppa voglia di lottare e, soprattutto in qualche giocatore, almeno uno, due o tre passi indietro rispetto a qualche mese fa. Possibile che due cessioni-due abbiano fatto crollare il fortino rossoblu? Noi non vogliamo crederci. Rincon e Pavoletti erano dei "senatori" di questa squadra ma certamente i rossoblu non possono esser diventati così brutti senza di loro.

Ivan Juric non sa più che pesci pigliare. In mezzo al campo perde i pezzi come fossero birilli, a parte Rincon ceduto, prima Veloso e ora Rigoni si sono infortunati. A questo punto la situazione diventa drammatica e in arrivo c'è una trasferta quasi proibitiva a Firenze contro la Viola. Occorre almeno un centrocampista di qualità. Cataldi è bravino ma certo non può prendersi tutto il peso della zona mediana del campo sulle proprie spalle.

Sarà una settimana pesante la prossima, la contestazione della tifoseria (assolutamente giustificata se fatta con coerenza e senza superare determinati limiti) sta montando. Per la prima volta in questa stagione i giocatori sono usciti dal campo sotto una selva di fischi. Ecco questo è un punto da cui Juric e soci dovranno ripartire: ri-conquistare i tifosi a partire dalla prossima gara almeno a suon di buone prestazioni. I risultati poi arriveranno ma intanto sudore, gambe e voglia; tre prerogative che questo Genoa sembra aver perso.


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