The Day After: è un tutti contro tutti

10.04.2017 08:45 di  Franco Avanzini   vedi letture

Metaforicamente potremmo dire che il pianeta Genoa sia un'accozzaglia di staterelli che combattono per ottenere la priorità sugli altri, senza trovare mai un'intesa di massima per remare verso la stessa direzione. Presidenza, allenatore, giocatori e tifosi, ognuno combatte la propria battaglia personale.

Il numero uno societario che combatte contro i tifosi a suon di comunicati; questi ultimi che se la prendono anche con allenatore e giocatori; il tecnico che non sa che pesci pigliare e i giocatori che, in tutto questo, appaiono svagati, sbadati e probabilmente aspettano solo l'ultima giornata per mettersi alle spalle questa stagione davvero insulsa.

E il bene del Genoa? Ecco, a questo nessuno pensa. L'importante è "credere" di aver ragione e che l'altro abbia sempre e comunque torto. Raccontare quello che accade al Grifone è davvero dura. Si è passati da uno Juric che permetteva sempre di poter assistere agli allenamenti, ad un Mandorlini che invece ha deciso di chiudere la porta del Signorini senza soluzione di continuità. Anche questo non è un bene, a nostro parere. Sarebbe bello capire, toccare con mano, su quanto avviene a Pegli.

Le voci si susseguono. Ecco così che le chiacchiere si amplificano di giorno in giorno: "Tizio ha litigato con Caio"; "Caio ha litigato con Sempronio che ha sua volta non parla con Tizio". Situazioni che aumentano il caos e che sicuramente non aiutano a trovare una strada maestra da perseguire per cercare di uscire dalle secche.

Chiudere la stagione almeno combattendo resta l'unico obiettivo, di altri, non ce ne sono. Poi toccherà al presidente Preziosi guardarsi intorno per capire se esistano realmente dei compratori "affidabili". Vendere tanto per farlo servirà solamente ad affossare maggiormente il Grifone che, pensiamo, sia quello che nessun tifoso voglia...

   

 


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