The Day After: finita la tregua

06.02.2017 08:35 di Franco Avanzini   vedi letture

La storia tra la tifoseria genoana e il presidente Enrico Preziosi si arricchisce di un nuovo capitolo. Dopo aver infatti sotterrato l'ascia di guerra dopo l'incontro che si era tenuto in estate (con il numero uno societario che aveva manifestato la propria intenzione di non cedere i migliori "tranne uno", salvo poi non cederne alcuno con grande soddisfazione del popolo rossoblù), dopo una serie di prestazioni assolutamente non positive sono arrivati i primi brusii e i primi cori di contestazione .

La scorsa settimana lo stesso presidente Enrico Preziosi aveva dichiarato che non sarebbe stato più presente al Ferraris per evitare di dover "rispondere" a certi contestatori che già lo avevano apostrofato dopo la sfida pareggiata ingloriosamente contro il Crotone. Una mossa evidentemente che non è passata inosservata anche se, la speranza, era quella che contro il Sassuolo si potesse tornare a vincere. Invece la situazione è precipitata a seguito della sconfitta patita contro gli emiliani.

La Nord dopo aver fischiato sonoramente i giocatori in campo ha infatti iniziato a contestare l'attuale presidenza. Troppe cose non stanno andando come ci si attendeva. Il mercato di Gennaio ha portato in dote elementi non pronti (Taarabt ad esempio); altri dalla Serie B, giovani come Morosini e Beghetto ma poco considerati da Juric, tanto è vero che ad ogni informazione sui due giocatori la risposta del tecnico è più o meno sempre la stessa: "vengono dalla Serie B, lanciarli in fretta si rischia di bruciarli", ma soprattutto non ha portato un giocatore capace di sostituire Rincon.

Ecco il cruccio principale: il venezuelano era giocatore insostituibile in questa squadra e, soprattutto, è stato ceduto ancor prima che aprisse il mercato invernale (al pari di Pavoletti che però viene ben sostituito da Simeone). Trovare un suo alter ego non pareva impossibile, eppure il posto in campo è rimasto vacante e il Genoa si ritrova senza un "general" in mezzo che sappia mordere le caviglie agli avversari e impostare inizialmente l'azione.

Così alla fine la "tregua" tifosi-presidente pare conclusa; sarà una settimana pesante per il Genoa che deve preparare una gara, quella di venerdì, sulla carta già persa e con il rischio di subire un'imbarcata di reti. Le porte del Signorini pensiamo che possano restare chiuse. In fondo prima della sfida contro la Fiorentina a qualcosa erano servite. Nonostante le parole di Juric che ha visto una prestazione non bella a Firenze il punto era arrivato. Auguriamoci che ancora una volta il buon Vecchio Grifone sappia trovare le motivazioni giuste e in Campania sappia dar battaglia. Perdere non sarà un dramma ma sarà invece importante, se sconfitta sarà, uscire dal campo a testa alta dopo aver dato tutto, sino all'ultima stilla di sudore.   

 

 


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