The day after: la Dea Bendata non ama Juric

11.11.2018 08:50 di Franco Avanzini   vedi letture

Diciamo la verità, il Genoa contro il Napoli ha disputato una buona gara e gli applausi finali che il popolo rossoblu ha elargito ai giocatori sono stati tutti meritati. Ci sono infatti sconfitte e sconfitte. Quella contro l'Inter è stata traumatica, quella invece di ieri immeritata.

Certo, il Napoli ha preso un palo, creato un paio di occasioni da rete ma, soprattutto fino allo stop forzato della ripresa, la gara pareva tutto fuorché segnata. Merito anche del tecnico Ivan Juric che metteva in condizione i centrocampisti avversari di non nuocere troppo con un Veloso attento nel contrastare Hamsik in mezzo.

Il problema è che il portoghese non aveva affatto i novanta minuti nelle gambe e, dopo quasi un'ora, ha alzato bandiera bianca venendo sostituito. E così Hamsik ha trovato una autostrada davanti a se, senza l'avversario che lo infastidisse appena entrava in possesso di palla.

Inter a parte, sia la battuta d'arresto contro il Milan che quella contro i partenopei sono giunte praticamente in chiusura di partita. Una vera disdetta: la prima per un colpo da biliardo di Romagnoli e questa a causa della sfortunata autorete di Biraschi. Insomma la Dea Bendata di certo non ha aiutato il Grifone, togliendogli due punti tutto sommato meritati.

Capitolo a parte merita Piatek: la sfida con Milik è terminata senza vinti né tanto meno vincitori. L'attaccante del Genoa é apparso non propriamente al top della condizione. Ha peraltro ricevuto pochi palloni e quei pochi non li ha sfruttati a dovere. Un periodo di appannamento? Ci sta chiaramente. Dopo un avvio scoppiettante non poteva andare avanti a suon di reti: non era un Campione prima, non  un brocco ora. Deve solo lavorare, lavorare , lavorare tanto e le reti arriveranno. Chissà magari fin dalla prossima sfida dopo la sosta . 


Altre notizie - Editoriale
Altre notizie