The Day After: la perfezione e il mea culpa

26.10.2016 08:41 di Franco Avanzini   vedi letture

C'erano un tempo allenatori che cercavano scusanti ogni qualvolta accadeva un fatto contrario alle proprie speranze. Per fortuna però ce ne sono anche di quelli che sanno ammettere gli errori fatti. Ivan Juric è certamente uno di questi. Certo, direte voi, è facile parlare quando si vince 3 a 0, più difficile ripeterlo quando il risultato finale non arride alla propria squadra. Il fatto comunque che nella conferenza stampa post partita abbia ammesso che le sostituzioni effettuate sarebbero state da farsi prima gli rende merito. Poi è evidente come le partite ognuno le veda a modo proprio e quindi quando si esprime dicendo che "il derby gli è piaciuto di più rispetto alla partita di ieri sera", non tutti saranno daccordo. Ma è il bello del calcio, le gare ognuno le giudica a modo proprio, tanto, alla fine, il risultato non cambia.

Parlavamo anche di perfezione e riportiamo questo termine alla seconda parte di ripresa quando il Milan aveva speso tutto, era demoralizzato e non riusciva proprio a combinare qualcosa di buono. Mai visti al Ferraris tanti passaggi accompagnati dagli olè del pubblico, oltre trenta. Chiaro che il risultato a quel momento rendesse fiducioso il Grifone e abbattuto il Milan ma intanto resta questo dato statistico che sarà ricordato negli annali dell'ultra centenaria vita genoana.

Una curiosità per chiudere: Vincenzo Montella ha subito il secondo 3 a 0 consecutivo contro il Grifone. L'anno scorso infatti i rossoblu si imposero con quel punteggio nel derby del gol di Pavoletti e della doppietta di Suso.  


Altre notizie - Editoriale
Altre notizie