The Day After: sconfessare le proprie idee

18.09.2017 08:45 di  Franco Avanzini   vedi letture

Due cose soprattutto hanno colpito seguendo Genoa-Lazio ieri sera. Intanto il fatto che il modulo con il falso nueve sia stato accantonato dopo poco più di mezz'ora con l'ingresso in campo di Pietro Pellegri. La gara era già in salita con la Lazio in vantaggio e Centurion pareva un pesce fuor d'acqua non riuscendo a rendersi pericoloso. Lo stesso Taarabt sicuramente non faceva una gran figura. Nessuno teneva palla, nessuno faceva salire la squadra così Strakosha passava in pratica tutta una buona prima parte di gara da spettatore non pagante.

Ivan Juric così ha sconfessato se stesso tornando al centravanti, seppur baby ma che alla fine gli ha regalato la soddisfazione di due reti da rapinatore, verrebbe da dire. Certo è che in pratica si è giocato una sostituzione già nel primo tempo: forse sarebbe stato meglio partire subito con il centravanti (al solito, ovviamente, è facile parlare con il senno del poi).

L'altra cosa che ha colpito l'intero popolo rossoblu è il modo con cui è nato il terzo e decisivo gol laziale. L'ABC del calcio probabilmente alla prima pagina di come "diventare buoni difensori" spiega che mai occorra effettuare un passaggio orizzontale nella propria metà campo con un convinzione davvero molto bassa. Gentiletti probabilmente non si è ricordato di tale regola e la frittata è stata fatta. Peccato perché l'argentino nelle precedenti esibizioni non aveva certamente sfigurato. E quell'errore, tanto banale quanto importante, alla fine è costata la partita al Genoa.

Certo, la Lazio nel primo tempo ha gigioneggiato molto: dopo la rete realizzata si è un po' specchiata in se stesso non affondando i colpi. Così ha, di fatto, rimesso in piedi un Grifone che pareva impossibilitato nel rialzarsi. E qui un capitoletto a parte lo merita Pellegri.

Il "ragazzino" ha segnato una doppietta, la sua prima in Serie A dopo la singola rete messa a segno all'Olimpico contro la Roma lo scorso anno. Peccato che la sua gioia, la sua esultanza e la sua genoanità siano state spezzate dallo sciagurato passaggio di un suo compagno al lanciato Immobile.


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