The Day After: sospiriamo forte e applaudiamo

04.04.2016 06:31 di  Franco Avanzini   vedi letture

Sospiriamo forte, non lasciamoci mai e uniamoci tutti assieme in un unico caloroso applauso. Non ci sono pro e contro quando si parla di Genoa. C'è SOLO il Genoa! Applausi che vanno a parecchie componenti rossoblù, giocatori, staff e pubblico. Partiamo da chi è sceso in campo. Batti mani che vanno intanto a Suso. Giocatore dalla stazza non imponente ma con un sinistro delicato che sa come trattare il pallone. A Milano, sponda rossonera, guardano e si chiedono come possano i giocatori rifiorire in riva al Bisagno.

Applausi anche per Izzo, uno dal muso buono. Napoletano verace ma che solo a Genova poteva crescere tranquillamente diventando probabilmente uno dei più forti difensori giovani nostrani. Tecnicamente non ha quasi eguali, ultimamente ha pure eliminato qualche inutile avanzata di troppo.

Applausi a Pandev non fosse altro che per aver vinto la Statuetta della Sfortuna. In campo a prendere calci, gomitate e quant'altro ma anche a difendere e consegnare palloni d'oro ai compagni. Poi, al minuto diciannove, è giunta lei, la Dea Bendata, che ha deciso di riprenderselo togliendolo alla visione dei suoi tifosi.

Applausi a Rincon, uno che fa chilometri su chilometri in giro per il mondo, gioca sempre facendolo in maniera positiva. Per quanto lo vedremo rossoblù? Non pensiamoci, sicuramente per le prossime gare poi chissà. Al mercato si penserà da fine maggio in avanti. Nel frattempo lui potrà regalarci nuove chicche.

Applausi a Gasperini e al suo staff che annualmente si ritrovano con la squadra smembrata ma riescono sempre a regalare gioco, gol e divertimento ai propri tifosi. Nell'operazione per di più entrano anche altri fattori, quali il recupero di giocatori dimenticati o quasi, sulla via del tramonto, che rinascono rilanciandosi nel grande calcio. Qualche nome? Thiago Motta e Perotti ad esempio.

Applausi infine al pubblico genoano che ha sostenuto per tutta la gara i ragazzi in campo. Prima sostenendoli nel momento del bisogno, quindi esultando al vantaggio e trascinandoli infine alla larga vittoria con cori che probabilmente si son sentiti in tutta la città. Il culmine? L'esaltazione con cui hanno applaudito e poi invocato il nome di un Gian Piero Gasperini commosso per la grande vicinanza genoana.


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