The Day After, un grande Genoa con tanta personalità!

Il Genoa cede 2 a 1 all'Allianz Stadium ma dimostra una volta ancora come la squadra liguri meriti ben altra classifica perdendo a causa di un rigore al 94'
31.10.2019 08:55 di Franco Avanzini   vedi letture

"Un sapore amaro", come riportato a fine gara dal tecnico Thiago Motta. Ebbene sì, un sapore agro dolce che non ha regalato al Genoa punti ma che ha messo in evidenza come l'allenatore in poco tempo abbia ricostruito la vera identità a questa squadra. Un grifone che si è ritrovato unito, pratico, mai nel pallone e mai in balia della squadra avversaria. La Juventus non riusciva a far girare la palla, non riusciva a rendersi pericolosa, non riusciva a sviluppare il suo gioco solito con un Sarri che in panchina si innervosiva sempre più. La classifica non ride ma certamente dopo stasera fa un po' meno paura soprattutto se la squadra giocherà sempre in questa maniera, come ieri sera, insomma.

Di certo l'arbitro Giua non ha certamente fatto le cose perfette che avrebbe dovuto fare. L'espulsione di Cassata è apparsa eccessiva. Il secondo giallo davvero non ci stava. Nessun elemento juventino protestava, tranne Dybala. Se non fosse arrivato quel cartellino ma il semplice calcio di punizione per i locali nessuno avrebbe detto nulla. Così al 5' della ripresa il grifone si ritrovava con un uomo in meno. 

Eppure, nonostante ciò, il tecnico non inseriva difensori o centrocampisti di contenimento ma attaccanti per altrettanti attaccanti. Una dimostrazione palese che voleva giocarsela pure all'Allianz Stadium seppur in dieci. La personalità a questa squadra non manca proprio. Anch con l'uomo in meno, contro la prima della classe, in casa sua, non si è solamente difeso ma ha cercato qualche azione di rimessa. Dimostrazione di una mentalità nella quale difendere il risultato proprio non deve esistere.

Poi è entrato Sanabria. Purtroppo il ragazzo non è fortunato. Lo scorso anno sbagliò un rigore decisivo contro la Roma; ieri sera ha causato il penalty che poi è stato trasformato da Cristiano Ronaldo.  Non avrà la dea bendata dalla sua parte Sanabria ma ha pure dimostrato per l'ennesima volta che quando un giocatore d'attacco difende spesso combina dei guai. E così è stato. Tiro dagli undici metri per i bianconeri, palla in rete e vittoria juventina. Non gli si deve gettare la croce addosso all'ex Roma ma è evidente come il buon Toni la prossima volta eviti di allungare la gamba quando di fronte esiste un attaccante avversario scaltro, furbo, che non aspettava altro come Cristiano Ronaldo.


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