The Day After: un piccolissimo passo avanti

27.02.2017 08:38 di  Franco Avanzini   vedi letture

Cambiare il Genoa in sette giorni non lo si poteva fare, migliorarlo probabilmente sì. E in effetti qualcosina, poco però, si è pure visto. Chiaro la paura ancora una volta ha attanagliato il Grifone per 93 minuti. Una "fifa" nera che non permetteva talvolta passaggi precisi soprattutto in mezzo al campo. Mister Mandorlini in panchina si muoveva avanti e indietro quasi fosse un leone in gabbia. Probabilmente avrebbe voluto a sua volta entrare in campo per aiutare i suoi ragazzi.

Per una volta la "dea bendata" ci ha messo una buona parola. Già, se Pandev entrava chissà se il pareggio sarebbe stato raggiunto. E invece... ecco Olivier Ntcham, uno che i tifosi proprio non avrebbero pensato veder sul terreno verde per l'assalto finale con la rete del meritato pareggio. Mandorlini mister fortunato? Un pochino certamente.

Il risultato finale comunque non fa una grinza, primo tempo brutto, solito gol preso dal Genoa ma questa volta, anche se in maniera talvolta sconclusionata, tanti assalti e soprattutto tantissimi palloni mandati verso l'area di rigore comandata da Mirante. Quasi una novità. Se si pensa come, con la gestione Juric, spesso il gioco si sviluppasse principalmente in orizzontale più che in verticale (tranne che in alcune gare, chiaramente). E in mezzo all'area finalmente due giocatori abili a cercare di bucare la difesa avversaria. Pinilla e Simeone insieme possono coesistere e non è propriamente vero che si diano per forza dei colpi addosso. Basta semplicemente saper coprire equamente la zona d'attacco.

Adesso arriverà la trasferta di Empoli, altra sfida non improba per il Genoa. Prima o poi arriveranno i tre punti? Crediamo di sì. Provarci almeno non costa nulla anche se potrebbe essere soprattutto importante non perdere e, magari, dopo tante gare riuscire pure a mantenere la porta imbattuta.


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