Crespo: "Juric è l'uomo giusto per il Genoa"

28.06.2016 10:05 di  Mirko Auteri   vedi letture

Non ha dubbi Herman Crespo: “Ivan Juric è la scelta giusta per iniziare un nuovo ciclo – ha dichiarato a La Repubblica -. Ha preso molto da Gasperini, ma poi ci ha messo del suo. L’anno scorso il Crotone aveva un gioco meraviglioso fatto di sincronismi perfetti, sovrapposizioni e bel gioco”.

L’ex attaccante argentino, reduce dalla poco fortunata esperienza sulla panchina del Modena, difende Juric da chi lo definisce una scommessa perché esordiente. “In Italia siamo strani: se va male un allenatore anziano è bollito, se è giovane è inesperto. Io credo che sia necessario dare fiducia e tempo ai tecnici, avendo la pazienza di valutare il suo lavoro quotidiano”.

Crespo parla poi della sua esperienza al Genoa . “Qui sono stato benissimo e se non fosse stato il Parma a cercarmi non me ne sarei mai andato. Al Genoa ho ritrovato il piacere di giocare. Il calcio quello vero, dove nello spogliatoio è sempre una festa. Io invece ne arrivavo dall’Inter dove se si festeggiava lo si faceva solo a fine anno e se le cose andavano bene. A Genova anche l’Europa è stata una esperienza magica: abbiamo perso solo contro il Valencia di Silva e Villa, mica una squadretta qualsiasi”.

Allenatore di quel Genoa era Gian Piero Gasperini, il cui lavoro Crespo commenta così. “Anche nella professione dell’allenatore quando si fa tanto si riceve tanto. Lui al Genoa ha dato tantissimo ed è normale che la piazza abbia un bel ricordo di lui. E poi non è mai detto che sia tutto finito e che non possa tornare prima o poi. In fondo non è un calciatore che difficilmente torna indietro…”

Da chi il Genoa lo ha appena lasciato al chi ci è appena arrivato, Crespo parla infine dell’ultimo acquisto rossoblù, il suo connazionale Lucas Ocampos: “Sono contento che sia arrivato in Italia perché è davvero forte. Lo conosco bene e, anche se bisognerà vedere come sarà il suo impatto con questa nuova esperienza, sono convinto che lo dimostrerà se la società lo supporterà come hanno fatto con me al primo anno italiano”.


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