Goran, il tempo delle scuse

19.02.2018 14:19 di Carlo Dellacasa   vedi letture

Troppo vecchio, poco reattivo, inutile, uomo regalato agli avversari, non vede la porta... tanti i titoli che nella parentesi genoana si è sentito appioppare. Goran Pandev da Strumica ha continuato per la sua strada, fatta di lavoro, sacrificio, esempio per gli altri, silenzio e passione.

Quello che è considerato il miglior giocatore macedone della storia del calcio ha vissuto momenti di assoluto splendore, soprattutto con la maglia dell'Inter, ma anche un abbandono troppo repentino dei grandi palcoscenici.

Ora Goran sembra vivere una seconda giovinezza, fatta di gol (ma non è mai stato un bomber) e di prestazioni atleticamente e tatticamente di valore assoluto.

Le parole di Ballardini in questi giorni - dalle scuse per il periodo della Lazio agli elogi per l'atleta che è esempio per i più giovani - non possono che trovare eco anche tra le nostre righe.

Le scuse in primis per non averlo saputo aspettare, incoraggiare, supportare quando le cose non andavano per il verso giusto e gli elogi per quello che in questa frazione di campionato sta dimostrando.

Piede fino e occhi anche dietro la schiena, Pandev si è preso una grande rivincita; a noi non resta che applaudirlo e morderci la lingua se - ipotesi mai così remota nel calcio - ci venisse voglia di riconsiderarlo un bidone.


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