Guida alla trasferta di Bologna

28.09.2016 17:31 di Marina Denegri   vedi letture

Domenica 2 ottobre 2016, con fischio d’inizio alle ore 15 il Genoa affronta in trasferta il Bologna.

 Di seguito tutte le informazioni utili per i tifosi rossoblù che intendano seguire la squadra nella città nella città emiliana.

LO STADIO "DALL'ARA"- Lo Stadio Renato Dall'Ara ospita da sempre le partite casalinghe del Bologna ed è intitolato alla memoria del suo presidente scomparso tre giorni prima dello spareggio Bologna-Inter valido per lo scudetto 1963-64.  Inaugurato nel 1927 con la partita Italia-Spagna, quando ancora si chiamava Stadio Littoriale, lo stadio di Bologna è stato scelto per ospitare le partite del Mondiale 1934 e successivamente anche quelle di Italia '90. Caratteristica? E'collegato al Portico di S.Luca, il porticato settecentesco più lungo del mondo.

COME RAGGIUNGERE LO STADIO - Lo stadio Dall'Ara di Bologna si trova Via Andrea Costa 174, a pochi chilometri dal centro della città ed è facilmente raggiungibile sia in automobile che con i mezzi pubblici.

In auto- Provenendo da Autostrada A14  uscire a Bologna/Arcoveggio, prendere la tangenziale direzione Casalecchio, uscire alla seconda 3/4 di rotonda direzione centro viale Togliatti e dopo 2 km prendere per direzione Certosa ove si trova  il parcheggio. Per avvicinarsi  il piu' possibile allo stadio Dall'Ara proseguire in direzione Centro su viale Mohandas Karamchand Gandhi, al primo semaforo svoltare a destra su via Montefiorino, alla rotonda Bernardini tenere la destra e infine via Andrea Costa.

 In treno - Dalla Stazione Centrale di Bologna prendere gli autobus navetta che congiungono la Stazione allo Stadio nei giorni di campionato, oppure le linee di autobus Atc 14, 21 e 37.

INFORMAZIONI TURISTICHE - Qualche informazione turistica per chi volesse approfittare della trasferta per visitare la città.

UN PO' DI STORIA - La città di Bologna conserva le tracce delle civiltà del passato e l'impronta dello splendore medievale. Visitata assiduamente dagli scrittori romantici, celebre per l'arte e la culinaria, è animata da una cultura cosmopolita alimentata dalla presenza dell'Università. Nel VI secolo a.C. Bologna fu una delle più importanti città etrusche della Padania e fu nota come Felsina. Nel IV secolo a.C.fu occupata dai Galli Boi e nei secoli seguenti arrivarono i romani che mutarono il nome in Bononia.

Sotto i Romani Bologna fu una città fiorente, con ventimila abitanti, imponenti costruzioni ed un vasto teatro. Mantenne il suo prestigio nei secoli imperiali, ma dell'impero seguì il declino ed il suo perimetro si ridusse a poco a poco. Nel V secolo la città iniziò la sua rinascita sino a conoscere, nell'XI secolo, una nuova fase di prosperità.

Bologna raggiunse il suo massimo splendore nel XIII secolo, non solo a causa dell'università ma anche perché le sue milizie cittadine sconfissero nel 1249 l'esercito dell'Imperatore e catturarono Re Enzo, figlio di Federico II di Svevia, trattenendolo prigioniero nella città sino alla morte.

Fu un secolo di riforme sociali: nel 1256 Bologna fu la prima città europea ad abolire la servitù della gleba. In quell'epoca fu ricostruita la cerchia delle mura e Bologna divenne uno dei dieci centri europei più popolosi, con uno sviluppo urbano pari a quello di Parigi.

Dal XIV secolo vi furono una serie di guerre sfortunate e di lotte civili e una progressiva soggezione della città al potere temporale dei papi. Così Bologna si avviò a perdere la sua piena sovranità. Durante più di due secoli essa fu volta a volta sotto il dominio dei Visconti, signori di Milano, sotto l'influenza del governo della Chiesa Romana, ebbe governi repubblicani, fu governata dalle più importanti famiglie cittadine in lotta tra loro per ottenere la supremazia.

 Queste lotte familiari produssero uno sviluppo dell'architettura, della struttura urbanistica, della vita culturale. Ma dal XVI al XVIII secolo Bologna rimase inserita nello Stato della Chiesa, governata da un lato da un Cardinal Legato del Papa e dall'altro dal Senato della città. In questo periodo Bologna ospitò alcuni eventi di importanza storica, come l'incoronazione di Carlo V, l'incontro tra il papa Leone X e il re Francesco I di Francia, lo svolgimento di varie sessioni del Concilio di Trento.

Con l'arrivo di Napoleone, Bologna diventò prima capitale della Repubblica Cispadana e poi il secondo centro, dopo Milano, della repubblica Cisalpina. La città partecipò attivamente alle lotte del Risorgimento e nel 1859, con l'annessione al Regno del Piemonte, entrò a far parte del nuovo stato italiano. L'importanza economica di Bologna risale al XI secolo, quando diventò uno dei più importanti centri economici europei, non solo a causa dell'università ma anche per lo sviluppo dell'industria tessile (arte della lana). Dotata di un sistema di approvvigionamento di energia idraulica che era tra i più avanzati del mondo, Bologna a partire dal XV secolo si specializzò nel setificio: i mulini da seta "alla bolognese" rappresentarono la più alta espressione della tecnologia europea sino al XVIII secolo.

 A partire dal XVII secolo la città divenne famosa anche per l'industria alimentare e la culinaria. Nel XIX secolo divenne centro di servizi per un'area essenzialmente agricola. Le celebrazioni del 1888 furono anche un tentativo per rilanciare l'economia della città in stretto rapporto con l'università.  Benché gravemente colpita dai bombardamenti della seconda guerra mondiale, Bologna è oggi un importante e ricco centro industriale e commerciale.

COSA VEDERE - Muoversi a Bologna é  semplice. Come cantava Lucio Dalla, bolognese Doc,  "nel centro di Bologna non si perde neanche un bambino". Un ipotetico tour può iniziare dalla fontana del Nettuno,  opera dello scultore fiammingo detto Giambologna. Prima di affacciarsi su Piazza Maggiore, merita una visita Salaborsa. Quello che nell'Ottocento era il centro della vita economica, oggi è uno dei luoghi della cultura cittadina: con la sua ricca biblioteca multimediale, è diventata uno dei punti di aggregazione più frequentati dai bolognesi. Piazza Maggiore racconta la storia di Bologna: vi si elevano Palazzo D'Accursio (sede del Comune in cui sono ospitate le Collezioni Comunali d'Arte) e la Basilica di San Petronio (che custodisce al suo interno la meridiana più grande del mondo). Lungo la strada che costeggia San Petronio, si ncontra il Museo Civico Archeologico dove si possono approfondire le conoscenze della Bologna etrusca e romana scoprendone i reperti oppure visitare la straordinaria collezione egizia. Poco dopo c'è il Palazzo dell'Archiginnasio, sede originaria dell'Università più antica d'Occidente, fondata nel 1088. Merita senz'altro una visita il Teatro Anatomico, l'antica aula dove si tenevano le lezioni di anatomia. A pochi passi di distanza si trova la chiesa di San Domenico, vero e proprio scrigno di tesori della storia dell'arte italiana; tra questi, l'arca marmorea che custodisce le spoglie del Santo, impreziosita dalle sculture di Nicolò Pisano, Nicolò dell'Arca e del giovane Michelangelo. Dopo questa prima scoperta di Bologna “la dotta”, si consiglia di dedicarsi a  Bologna “la grassa”, quella del buon cibo e della buona cucina. Alle spalle di piazza Maggiore ci si imbatte nel Quadrilatero, l’antico mercato cittadino, con i suoi banchetti assortiti di ogni genere alimentare. Superando via Castiglione si giunge su piazza Santo Stefano e attraverso Corte Isolani, in pochi minuti in strada Maggiore, da dove si può ammirare, insieme alla Garisenda al centro di una raggiera da cui si dipartono le principali strade cittadine, la Torre degli Asinelli.  Dalle Due Torri si consiglia di scendere lungo via Zamboni, che ospita Dipartimenti universitari, lo storico Teatro Comunale e i celebri Musei Universitari. Da via Zamboni, andando verso via Indipendenza, si scopre un'altra Bologna ancora, inaspettata: quella delle acque che scorrono sotterranee e che fino a due secoli fa erano canali scoperti. Sotto al portico di via Piella, una piccola finestrella si apre su uno scorcio veneziano: l'acqua lambisce le fondamenta delle case. Si torna in piazza attraverso via Indipendenza, la grande strada dello shopping. Qualora ci fosse ancora un po' di tempo a disposizione si consiglia di visitare il Museo Medievale.

COSA MANGIARE - Iniziando dall'antipasto, affettati e crescentine (una particolare forma di pane). Tra i primi piatti:  tagliatelle col ragù, tortellini in brodo, balanzoni (tortelloni verdi), lasagne, passatelli (grossi spaghetti composti con pane grattugiato, formaggio parmigiano, uova, noce moscata e scorza di limone), zuppa imperiale (una preparazione a base di semolino, uova, parmigiano grattugiato, mortadella, burro e noce moscata, cotta al forno e servita in brodo). Tra i secondi piatti: il bollito misto, il fritto, la cotoletta alla bolognese, le polpette di carne e la galantina di pollo. Un contorno? Il friggione, preparato con cipolle bianche, pomodori pelati, strutto, sale e zucchero. Dolci tipici sono la zuppa inglese (tipico dolce farcito con crema pasticcera, cacao e liquore), la torta degli addobbi (torta di riso), la crema di mascarpone.

COSA BERE - Per chi voglia bere esclusivamente vini locali si segnalano il Pignolo dei Colli Bolognesi e il Barbera dell'Emilia, entrambi rossi.


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