Lino Marmorato - Genoa Milan 3 a 0 : Cassouela alla Juric!

26.10.2016 14:11 di  Lorenzo Semino   vedi letture

Genoa Milan 3 a 0: Cassouela alla Juric con gli ingredienti giusti: possesso, intensità, tenere il pallone riconquistarlo subito, andare sempre forte. “33 ole” consecutivi” nel Tempio non si ricordano. Corriere dello sport: “Piccolo Diavolo”, Gazzetta dello sport:” Milan giù per terra”, Repubblica nazionale:” I rosso blu impongono gioco e ritmo”, Corriere della sera: “Milan travolto”, i titoli dei principali quotidiani italiani. Secolo xix: il Genoa delle Meraviglie, Lavoro Repubblica: la notte del Grifone. Milanone? solo nella divisa alla Real Madrid.

Notiziario: serata umida e calda 20° ad inizio gara. Terreno in buone condizioni scivoloso, piove in tribuna stampa anche senza la pioggia, Genoa con sponsor: Prenatal: Piera tiene duro, Bentornato Riky gli striscioni nella nord. 3207 i paganti, 18.041 gli abbonati, 405 i milanisti nella gabbia sud. In Tribuna Preziosi, la componente femminile, Zarbano, Milanetto osservatori da tutta Europa e Italia. Allontanato Preziosi Fabrizio prima di scendere negli spogliatoi nell’intervallo, capro espiatorio dei peccati commessi dall’arbitro livornese nel primo tempo.

Preziosi a fine partita: “un buon tutto”; Perin:” Difficile passeggiare al Ferraris”; Rigoni l’universale del campionato italiano: “tutto merito di Juric dello staff, l’unità di tutti non solo tra i rapporti tra calciatori ma con tutta la società la giusta chiave”. Basterebbero i titoli dei giornali e le parole dei protagonisti per chiudere subito il pezzo.

Ieri sera molti genoani si sono addormentati senza contare le pecore ma i 33 “ole” del palleggio dei grifoni di tutto lo Stadio, che nessuno potrà ricordare avvenuti in passato.

La band Juric ha sacrificato il Diavolo arrivato borioso alle sue ambizioni mattatori. Pur cambiando i suonatori la prova d’orchestra non è cambiata dimostrando la somma del buon lavoro fatto dal tecnico e della società in questa stagione.

Difficile fare gol senza attaccanti navigati  e il Genoa appena ha recuperato i suoi protagonisti è pronto a riprendere dove aveva lasciato incrementando il tabellino dei gol realizzati e tenendo basso quello dei subiti.

Merito di tutti quelli che tirano la carretta da lungo tempo ma anche dei recuperi importanti di Pavoletti che si è ripreso il gol e il Tempio, Ninkovic carta sempre più utile nel scompigliare le difese avversarie e Munoz che permette a Burdisso e Izzo a difesa piazzata di essere un “The Wall” davanti a Perin.

La chiave della vittoria del Genoa contro il Milan, indipendentemente dal modulo sempre da decifrare per i numeri dei cronisti è stato il possesso pallone, non sbagliare passaggi elementari a centrocampo per non far ripartire il diavolo con lanci lunghi. Le trame di gioco di Juric in fase difensiva e offensiva in tutte le gare disputate ad oggi non sono legate al caso.

Montella in crisi ha cercato di cambiare modulo e per arginare le ripartenze del Genoa dopo la rete iniziale è ricorso ad un 4 4 2 elementare ma tutto è stato vanificato da un Grifone che ha giocato, corto, cioè organizzato e dislocato sul terreno di gioco in modo che tra i reparti non ci fosse una distanza eccessiva coinvolgendo tutta la squadra in sovrapposizioni e raddoppi di marcatura con tempismo e intelligenza con 11 giocatori in campo funzionali al calcio a tutto campo con coscienza di giocare da gruppo e non da individualista. Tutto ha mandato al Diavolo il “Milanone” del mattino da parte della stampa specializzata sul piano dell’intensità.

Un super sette in pagella a tutti i rossi blu. Se aspettavate di vedere come se la sarebbero cavati sempre quelli  nel mirino della critica siete stati accontentati. Peccato godere per poco tempo dell’ennesima impresa di Juric e i suoi ragazzi. Per domenica è già pronto un menù stuzzicante e non per i cuochi Gasperini e Juric ma per il gioco che dovrebbe essere una fotografia del gioco europeo: possesso, intensità, sovrapposizioni ,diagonali, peccato che manchi Veloso appiedato dal giudice sportivo, speriamo che la critica non lo rimpianga.

BuoncalcioGenoa a tutti è un obbligo in attesa dell’Halloween anticipato di Bergamo dove nessuno vuole scherzetti ma dolcetti.


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