Lino Marmorato: "Grifo sotto la Torre degli Asinelli"

30.09.2016 10:56 di  Redazione Genoa News 1893   vedi letture

Per immaginare il Genoa a Bologna dopo le tante parole, aggettivi e frasi dette basterebbero tre punti fatti bene affinché il Vecchio Balordo faccia la sua figura al Dall’Ara.

1) in difesa marcare bene a zona, a centrocampo a uomo attraverso il pressing.

2) dare sempre il pallone da un giocatore in movimento a un altro in movimento. Mai dare il pallone ad un giocatore fermo sbagliando poche transizioni.

3) come vuole Juric al centro di tutto del gioco non c’è il pallone, ma il calciatore.

La squadra di Juric contro i felsinei dovrà usare tanti cambi campo operazione che patiscono in modo particolare. Simeone dovrà disorientare con la velocità e i movimenti i centrali massicci, Juric davanti dovrà trovare la mossa o il sostituto di Ocampos e Pandev , qualcuno in grado di saltare la fase difensiva di Donadoni creando superiorità  con il dribbling.

Interessante il duello sulla corsia di destra tra Lazovic e Masina due treni nelle due fasi di gioco. Izzo non dovrebbe avere problemi ad anticipare il ceco Krejci mentre chi giocherà a sinistra dovrà veramente marcare a uomo Simone Verdi quando si accentrerà, di gamba corta l’ex milanista ma intelligente negli spazi. A Destro ci penserà Capitan Burdisso in buona forma.

L’ultimo allenamento a porte aperte del giovedì’ ha messo in luce la didattica del Pirata nell’insegnare il suo calcio con i giochi di posizione per migliorare il possesso pallone collettivamente accompagnato da azioni tecniche, ricezione passaggio breve ed anche smarcamento

La partita finale a campo intero Juric l’ha giocata con gli stessi per 8/11 che avevano pareggiato con il Pescara con Veloso a centrocampo al posto di Ntcham e Gakpè per Ocampos e Lazovic per Edenilson. Solo due cambi di pettorina di poco tempo   Veloso/Ntcham e Gentiletti/Orban. L’unico dubbio per domenica dovrebbe essere il terzo a sinistra nella difesa a tre. Oggi e domani però al Pio Signorini ci sono due allenamenti a porte chiuse e Juric potrebbe trovare qualcosa di nuovo che alla luce di quello visto ieri la novità potrebbe essere Ninkovic utilizzato rispetto ad altri allenamenti sempre sulla corsia di sinistra, non dal primo minuto. Pavoleti ha continuato a correre e fare squat, Ocampos con Pilati ha iniziato la rieducazione al ginocchio.

Tante le assenze ma Juric e la sua band non andranno sotto la Torre degli Asinelli a fare gli auguri per i 107 anni dei rosso blu a strisce.

Bologna. Gli emiliani rispetto alla scorsa stagione, sono cambiati negli uomini ma non nell’idea e strategia tattica di Donadoni. 433 con pregi e difetti cercando sempre la pro positività e la gestione del pallone.

Il tecnico chiede maggior coinvolgimento agli esterni difensivi proponendoli molto alti con più squilibrio a sinistra con Masina più avanzato e più propenso ad inserirsi negli spazi rispetto a Krafth sull’altra sponda. Davanti il gioco lo fanno quelli del tridente.

Krejci che non fa rimpiangere Giaccherini che parte largo inventa con Verdi che tende ad accentrarsi per cercare la soluzione da fuori. Tutti e due sono favoriti da Destro che va incontro al gioco per agevolare la manovra allargando sugli esterni o appoggiandosi sui centrocampisti.

Il 4 3 3 di Donadoni rispetto al passato cerca di sbilanciarsi offensivamente cercando di migliorare la situazione di quello dello scorso anno uno dei peggiori attacchi del campionato.

In queste prime 6 giornate di campionato la catena di destra doveva essere quella ad inizio stagione dove si doveva creare e quella opposta dove finalizzare viste le caratteristiche di Verdi utilizzato da tutti trequartista o centrocampista e non esterno e Krejci arrivato dallo Sparta Praga più attaccante. In queste sei partite i ruoli si sono capovolti il ceco è diventato assist man e Verdi goleador con 3 reti.

Il gioco di Donadoni appare semplice con Verdi che si abbassa verso il centro, Krejci che taglia dentro l’area per raccogliere la verticalizzazione liberando la corsia di sinistra per Masina. Tutto grazie al lavoro di Destro già detto è della mediana composta da l’ungherese Nagy, ha fatto dimenticare Diawara, Taider e l’ultimo arrivato Dzemaili, un mixer non male di palleggio, fisicità e per Taider e l’ex rosso blu abilità nell’inserirsi e cercare il tiro anche dalla distanza. In questo cocktail l’ago di tutto il gioco in fase offensiva è Verdi che ha portato via la maglia ultimamente a Rizzo e Di Francesco j.

Ci sono anche i difetti soffrono l’alta densità in zona pallone, i centrali petroniani soffrono se vengono attaccati nell’uno contro uno, Gastaldello, Oikonomou o Maietta sono tignosi e grossi  ma presi in velocità spasimano. I Donadoni boys patiscono molto anche i cambi campo fatti velocemente.

Formazione confermata con: Da Costa, Krafh, Gastaldello, Maietta, Masina, Tiader Nagy Dzemaili, verdi, Destro Krejci. Piccolo dubbio Taider o Pulgar.

Bologna Genoa diretta da Maresca di Napoli 35 anni Vigile del Fuoco, arbitro dal 1997, esordio in B nel 2013 in A nel 2013 Lazio Bologna.Alla Can A è arrivato il primo luglio 2016 dopo aver diretto 6 gare pur essendo tra gli arbitri della cadetteria.In stagione è al terzo gettone di presenza due vittorie casalinghe di Udinese e Lazio.

Una partita con il Bologna quella all’esordio e sconfitta per 6 a 0 contro la Lazio la gara della cinquina di reti di Klose, con il Genoa pareggio in casa dell’Empoli 1 a 1 nel marzo 2015 gol di Niang.

1 ass. De Meo di Foggia, 2 ° Costanzo di Orvieto Internazionale, 4° Tonolini di Milano Internazionale, 5° Gavillucci di Latina, 6° Pezzuto di Lecce

Domani allo Stadio della Sciorba dalle ore 14 GenoaCFC e Scuola Calcio Barabino&Partners organizzano il 4° Memorial Carlo Mantero per la leva 2005 tra Genoa, Entella, Juventus, Spezia.


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