Lino Marmorato: Juric ? No Toro seduto, Nuvola Rossa … e blu

27.10.2016 11:19 di Sir Bel   vedi letture

Il pezzo di oggi bisogna dedicarlo a due professionisti genovesi della penna che si sono trasferiti dalla Lanterna alla Madonnina da tempo seguendo le sorti del Milan e della Nazionale. Copio e incollo.

Sebastiano Vernazza sulla Gazzetta dello Sport: …” Il Genoa lo ha riportato sulla terra e il capitombolo milanista per certi versi era prevedibile. Squadra giovane, fisiologico il ribasso post ­sbornia: la sindrome della pancia piena. Attenzione, però, c’è un punto in cui finiscono le colpe del Milan e cominciano i tanti meriti del Genoa. È difficile stabilire che cosa abbia inciso di più. Qui si propende per la grandezza rossoblù: se il Genoa non ha giocato la partita perfetta, molto ci si è avvicinato. Complimenti a Juric, per il suo calcio elastico, a ondate…. Come gli indiani il Genoa non è caduto nel tranello delle ripartenze «montelliane», ha attaccato con giudizio, senza scomposta spavalderia. Anzi, ha lasciato al Milan il pallino del gioco, lo ha invitato a palleggiare e a uscire dalle sue linee. Juric ha coperto il campo al meglio: sistema 3­4­2­1, ma con variabili di gioco e di posizioni. La strategia degli indiani, che nel vecchio West stavano mimetizzati nei canyon o sulle colline e all’improvviso attaccavano le carovane…”

Enrico Currò su Repubblica Nazionale ……..”E i ragazzi che sabato avevano firmato la vittoria sulla Juventus — Locatelli, Donnarumma, Niang, Romagnoli — hanno perso il confronto con Rincon, Perin, Burdisso, Pavoletti: è la dura legge della serie A, l’intasamento del centrocampo, prodotto ad arte da Juric col pressing guidato dall’ubiquo Rincon, … Nel frattempo si era già avventato sulla partita il famelico Genoa, corretto dopo la sconfitta nel derby ma con maggiore efficacia, grazie al concentratissimo Munoz in marcatura e al fantasioso Ninkovic in appoggio al centravanti Simeone…. Oltretutto il vero patrimonio lo teneva in panchina Juric: il mancato acquisto del Milan Pavoletti. Appena rientrato dal lungo infortunio, il centravanti ha terrorizzato con la sua sola presenza una difesa esausta e ha reso devastante e non più solo calligrafico il contropiede. Prima, sul cross rasoterra dell’altro neoentrato Lazovic, ha provocato l’autogol dell’ex Kucka e poi, con finta, controfinta su Romagnoli e destro piazzato, ha svelato i dolori del giovane Milan.”

Al sottoscritto un’attenzione è stata rivolta da un lettore del blog che mi ha scritto: “ho letto Buoncalcioatutti nei distinti prima che iniziasse la partita e ho rivisto tante delle tue parole in particolare: “Se il Vecchio Balordo farà gol per primo ci sarà da divertirsi…”. Ringrazio il lettore.

Invece nel pezzo di ieri ho scritto che Veloso sarebbe stato squalificato domenica prossima. Chiedo scusa ho fatto male i conti conteggiando anche il giallo con la Fiorentina.

Giornata dopo giornata di campionato siamo giunti ad un quarto, si accorcia la classifica non verso il basso direzione l’alto. Tutto sembra possibile o quasi, si gioca ormai tutti i giorni e il pallone contribuisce a farci dimenticare di tutto quello che ci circonda. Il calcio, non è più uno sport ma uno spettacolo, è stato inventato per questo e senza i suoi errori non attirerebbe più nessuno.

Il Genoa dopo 10 partite anzi 9 deve ancora giocare 63’ più recuperi con la Viola entra di diritto tra le squadre di rincalzo in grado di togliere punti in funzione della prossima Europa a tante squadre tentando di parteciparvi.

L’ uguagliamento appare garantito anche se a livello nazionale è sempre forzatamente in prima pagina il calciomercato, trattando i giocatori come figurine ascoltando sempre e solo una parte dei presunti compratori e mai quella dei venditori. Lasciate il Grifone giocare e volare ed a gennaio si faranno i conti non solo dentro il portafoglio. Il Joker è consapevole che le plusvalenze possono arrivare anche per altre strade, sempre pronto se ci saranno pazzie a sostituirle, anche in meglio.

Oggi porte aperte al Pio Signorini. Turnover per Juric? Il Pirata in precedenza lo ha sempre utilizzato in modo ragionato considerando prima le condizioni dei propri calciatori che le caratteristiche dei prossimi avversari: giocando ad alta intensità si può anche cambiare.  Invece Gasperini contrario alle sue abitudine farlo sempre nell’ultima partita del tris settimanale ha iniziato ieri sera in casa del Pescara per preparare al meglio il suo derby personale, 4 i calciatori cambiati, uno per necessità Toloi assente contro il Genoa.

Vince l’Atalanta a Pescara con la forza sui palloni inattivi 13 punti in 5 partite, un record per il Gaspe in serie A.


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