Lino Marmorato - Sampdoria Genoa 2 a 1: Supercazzola…

23.10.2016 12:35 di  Lorenzo Semino   vedi letture
Fonte: https://buoncalcioatutti.wordpress.com

Sampdoria Genoa 2 a 1. Supercazzola su autorete per i tifosi rosso blu che lascia l’amaro in bocca. Nel calcio vince chi fa gol ma i derby passati come quello di ieri sono stati pieni di beffe che fanno gongolare la tifoseria doriana: deve esistere una nemesi nella storia dei derby visto il castigo che deve sempre subire il Vecchio balordo. Se Dio ha creato le zanzare e la Samp dei derby deve aver avuto le sue buone ragioni. Giampaolo bravo a far saltare l’inattaccabile difesa rosso blu fino alle 18 di ieri.

Notiziario: serata di buona temperatura intorno ai 20°.Terreno in buone condizioni. Spettatori 16085 i paganti ,13793 gli abbonati. Juric e Milanetto in una cabina tolta a Sky. Milanetto…affumicato dalle molteplici sigarette fumate dal Pirata. Effetto derby solo nelle gradinate. Vuoti desolanti nei distinti, il prezzo non sarà stato opportuno per le tasche dei tifosi genovesi. Un solo striscione leggibile nella gradinata Nord: “Gli ultras sono al tuo fianco Fulvietto non mollare”.

Tre gli episodi chiave della partita contrari al Genoa. Il primo la sospensione della gara per 5 minuti nel primo tempo  dovuta agli orologi gol non gol  dei direttori di gara che hanno emesso un bip dopo una traversa colpita dalla Samp. Pallone abbondantemente fuori dalla linea di porta, segnale arrivato dopo un minuto che ha bloccato il gioco per una consultazione non rapida con l’esponente della Lega che ha dovuto chiamare e consultarsi con il camion  regia assistito… da molti personaggi sul terreno di gioco. Interruzione pesante perché il Grifone stringeva in assedio la difesa Samp che dava l’impressione di capitolare, con capovolgimento del risultato.

2° la mossa di Giampaolo abile a non dare più spazio ad Edenilson sulla corsia di destra nei secondi 45’, vero trascinatore della squadra nel primo tempo, con raddoppi sistematici.

3° la sostituzione di Orban, 13’ a rischio rosso(vicino) dopo il primo giallo al 10’ del secondo tempo. Cambio dettato dalla paura delle precedenti gare per non rimanere in inferiorità numerica che ha precluso altri cambi tecnico tattici per dare la svolta alla gara visto e considerato che il Genoa dopo le occupazioni in modo più redditizio dei doriani delle corsie laterali doveva cercare altre vie per sfondare le linee avversarie.

Tutto ciò non vuole dire che la Samp abbia rubato il risultato. Il suo tecnico è stato bravo a studiare il gioco di Juric intasando il centrocampo cercando di arrivare primo sui secondi palloni, non permettendo il pressing ultra offensivo del Grifo. Appena i grifoni sbagliavano il primo pressing solo una tattica  lanci lunghi  con la sola idea di trovare Quagliarella e Muriel nell’uno contro uno contro i due difensori rosso blu. Tutto ciò è stato ancor di più facilitato dalle due reti la prima per un errore di scalatura, la seconda per un Tapin veramente sfortunato di Izzo su una parata di Perin che ha permesso ai doriani di aver praterie nella metà campo genoana.

Giampaolo ha letto bene  il gioco di Juric ed ha bloccato  i quadrilateri genoani, centrale di fascia-laterale, centrocampista centrale- esterno d’attacco che si formano sulle corsie laterali, la zona privilegiata del Pirata per le lo sviluppo delle azioni. Il Genoa nel secondo tempo non è riuscito a sfruttare tutta l’ampiezza del campo ed altre soluzioni sono state difficili da trovare per la coppia Juric Corradi penalizzati dalla prima sostituzione come detto in precedenza.. Contro la Samp non sono andate al meglio neanche le marcature a uomo a centrocampo e qualche scalatura per demerito o per merito degli avversari non è andata a buon fine.

Si sapeva che il sistema di gioco di Juric non può permettersi il minimo margine di errore. Quando Il Grifo sbaglia i tempi dell’uscita in pressione si creano rischi a catena e si rendere facilmente vulnerabile la squadra.

L’organizzazione di Juric nel 113° derby non è riuscita ad apportare gli aggiustamenti necessari per avere la copertura dei compagni difensivi dopo le non riuscite gabbie intorno al portatore di pallone avversario perché i blucerchiati non cercavano mai il possesso ma solamente il lancio lungo in profondità non alla Viva il Parroco ma quasi, con una sola preoccupazione la ricerca di contropiedi in cui si trovano solo due difensori genoani a protezione della porta di Perin.

Tutto questo si notava in particolare quando Izzo si spingeva oltre la metà campo avversaria alla ricerca della superiorità numerica nel cuore del gioco, a pallone perso per Burdisso e Orban diventava difficile contrastare soprattutto Muriel visto la differenza di passo.

Il rischio calcolato del sistema offensivo di Juric gestire i propri attacchi e i momenti successivi alla perdita del pallone non scoprirsi come è successo contro la Samp non è stato efficace come in altre gare.

Brucia perdere un derby. Però tirare fuori caricare la faretra con frecce acuminate e conservate nei confronti di Juric e di qualche giocatore non serve a nessuno e al bene del Genoa.

Bene tagliavento e i suoi collaboratori nella gestione della gara.Solo un dubbio per mm o cm che non sarà risolto sul gol di Pandev . L’assistente meglio piazzato  più in linea  delle telecamere del Ferraris tutte in diagonale.


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