Lino Marmorato: "Vetrina per Juric"

23.08.2016 11:29 di  Marina Denegri   vedi letture

Dopo la prima giornata di campionato non solo per i genoani la vetrina dovrebbe essere solamente per Juric, l’unico ad aver portato novità in questi primi due mesi di stagione.

1)Allenamenti al mattino con colazione e pranzo inclusi e controllo con discrezione dell’andata a letto.

2) Lavoro anche nelle partitelle 10 contro 10 di preparazione oltre quelle ufficiali sempre con la stessa formazione e gli stessi cambi in caso di assenza o di prova di quelli visti in campo con il Cagliari. Fare il risveglio muscolare al Ferraris domenica mattina in silenzio per fare assaporare il clima del Tempio pieno di striscioni.

3) Il doppio centro della squadra nel cuore del gioco che deve saper attaccare difendere e far segnare o farlo direttamente, dando i numeri nel 3 4 1 2 o 3 2 4 1.

4) Il ruolo di Lamanna che oltre parare sta diventando fondamentale con il pallone tra i piedi anche in fase di possesso.

5) Juric un misto tra Ancelotti e Mourinho , quasi un compagno, però quando si arrabbia…, dei calciatori per fare risultato(Ancelotti), bravo nel coinvolgere anche i panchinari (Mourinho). Basta vedere… gli abbracci e baci ad ogni sostituzione oppure l’avviso tramite il suo secondo Corradi che di corsa passando davanti alla panchina avversaria informa chi si stava riscaldando di tenersi pronto all’entrata.

6) Farsi apprezzare non solo dal Tempio ma da tutta la squadra per la competenza, non occorreva la gara con il Cagliari per confermare tutto dopo tutti gli allenamenti a porte aperte.

7) La forza di dare valore al gruppo.

8) La comunicazione anche dura nei confronti di domande che lasciano il tempo che trovano. Alla lunga potrebbe diventare antipatico ma non dipenderà da lui ma dalle domande che gli porranno perché Juric è sempre lo stesso e se stesso come quando giocava. Gli addetti ai lavori devono capire che sulla panchina del Genoa c’è una persona che dice quello che pensa. La sua schiettezza non nasconde nulla sul campo e nelle parole.

Per qualcuno e non pochi Juric è arrivato in una squadra che veniva da lontano, abituata a lavorare in un certo modo da tempo, sarà stato così, lui però è stato bravo a perfezionare.

La squadra ha dimostrato in questi 54 giorni di lavoro al lordo delle feste che è in grado di muoversi collettivamente e per fare quadrare il cerchio guadagnando qualcosa bisogna metterci dentro qualche risultato.

Juric dal suo arrivo non ha interagito con discrezione ha iniziato subito a trasmettere la sua idea di calcio predicando possesso e intensità ma anche più palleggio e meno la profondità quando non ci sono gli spazi.

Il pensiero di Ivan Juric è semplice: giocarsela con tutti anche con le big, non essere passivi. Creare autostima, consapevolezza dei propri mezzi anche a coloro che l’avevano persa.

Vincere, pareggiare o perdere ma giocarsela.

È qualcosa di ambizioso, sarà il tempo e il campo il giudice, nelle sue precedenti esperienze ci è riuscito con le stesse modalità che si sono viste a Pegli ogni giorno dal 13 luglio e durante i ritiri montani.

La strategia tattica, il moduli, i numeri per Juric dipendono dalle caratteristiche dei calciatori a disposizione vedi Pandev , Ntcham , Lazovic. Muovendosi tutti insieme il Genoa non deve difendere individualmente. Chi sta davanti deve coprire una traiettoria preventivamente.

Quando la davanti la qualità subentrerà ancor di più e aumenterà nell’uno contro uno, il Vecchio Balordo sarà ancora più pericoloso perché la tecnica e la tattica dominano il pensiero delle partite ma è la qualità che scassina, sfonda le difese avversarie chiuse o aperte, senza dimenticarsi che la qualità da sola non basta e non deve essere anarchica se vuole essere al servizio del gioco.

Attualmente a Juric e al Genoa serve altro difensore con le caratteristiche di Izzo veloce in grado di recuperare la profondità. Arriverà, ma se stesse bene Munoz e qualcuno lassù lo aiutasse per almeno 25 gare non servirebbe nessuno. L’ultimo messo in vetrina dal procuratore è il turco Erkin, prego controllare l’ingaggio…

Edenilson, ieri nessun incontro, dovrebbe arrivare per cambiare tattica in corso di partita o in determinate gare, non da titolare inamovibile. Non arriverà nessun altro centrocampista Rincon, Veloso, Cofie, Rigoni bastano e avanzano.


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