Osvaldo si, Osvaldo no, Osvaldo forse

27.07.2016 09:46 di  Lorenzo Semino   vedi letture

Da settimane il nome di Pablo Daniel Osvaldo rimbalza fra Genoa e Pescara; è stato soprattutto calciomercato.com a lanciare un'ipotesi di mercato tanto esotica quanto interessante. Così come facciamo solitamente quando un attaccante di grande spessore viene accostato al Grifone, proveremo ad analizzare i pro e i contro di una trattativa di cui non conosciamo tanto la reale entità quanto l'esito finale.

L' argentino, naturalizzato italiano, si porta sulle spalle 30 anni oltre ad un ricco seguito di squadre in cui ha militato dal 2005:  in principio fu l'Atalanta, poi vennero il Lecce, Fiorentina, Bologna, Espanyol, Roma, Juventus, Southampton, Inter, Porto e Boca Juniors. Sono stati proprio gli Xeneixes l'ultima squadra dell'attaccante, che ha interrotto prematuramente l'avventura a Buenos Aires dopo pochi mesi e soprattutto dopo essersi ridotto notevolmente l'ingaggio pur di tornare in terra natìa. Il Porto ed il Boca non hanno quindi fatto breccia nel cuore di Osvaldo, attualmente svincolato e capace di segnare soltanto 4 volte in 21 partite giocate dall’agosto 2015 fra Portogallo e ed Argentina. 

Lo stipendio attualmente percepito dalla “forza della natura” - così lo definì Zdenek Zeman - sarebbe un ostacolo difficile da superare ma non impossibile, visto e considerato che in squadra non si troverebbe a guadagnare più del giocatore attualmente - secondo le stime - più pagato in società, ovvero Mattia Perin. Osvaldo però potrebbe fare richieste più alte del milione abbondante percepito in Argentina ed allora risulterebbe davvero difficile pronosticare un suo passaggio dal Boca al Genoa, dal gialloblù al rossoblù, ma in caso contrario nulla vieterebbe un approccio che, per molti esperti di mercato, già è stato avviato.

Impossibile prevedere se davvero Genova possa permettersi di accogliere in futuro un attaccante dalle tinte forti, tanto pittoresco quanto potenzialmente incontenibile, un carattere poco diplomatico ma un talento difficilmente replicabile.  La rete in rovesciata ingiustamente annullata in un Roma-Lecce è il ritratto perfetto di un attaccante moderno. 

Osvaldo si, Osvaldo no, Osvaldo forse, Osvaldo solo se si riduce l’ingaggio. Anzi, a dire il vero lo ha già fatto da qualche anno, buono a sapersi.

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