Preziosi: "Tutti gli allenatori sono legati ai risultati"

13.11.2018 18:23 di GianPiero Gallotti   vedi letture

A margine dell'odierna assemblea della Lega di Serie A, il Presidente del Genoa Enrico Preziosi ha rilasciato alcune dichiarazioni ai giornalisti presenti.

Queste le sue parole:

"Juric sta allenando regolarmente… ovviamente tutti gli allenatori sono legati ai risultati.

Il derby è una partita importante: se devo fare una critica, la devo fare per la partita con l’Inter: potevamo perdere in maniera diversa. Ma non è colpa di Juric se perdiamo per un’uscita sbagliata del portiere all’ultimo minuto o per un’autorete.

Mi sembra che il gioco l’abbia espresso in maniera abbastanza significativa, poi sa benissimo che noi siamo legati ai risultati come lo è lui: spero solo che possa riscattarsi. Ora ha una prova difficile come il derby, ed è evidente quanto sia importante per noi questa gara".

 

Il patron del Genoa ha poi voluto commentare, anche attraverso il sito ufficiale della Società, lo striscione contro di lui apparso sabato sera in Gradinata Nord.

Striscione che a distanza di giorni sta ancora facendo molto discutere e che ovviamente non è decisamente piaciuto al massimo dirigente rossoblù.

Incassata solidarietà da più parti, anche in ambito istituzionale, Preziosi ha quindi voluto esprimere tutta la propria indignazione.

Queste le sue parole:

"Ne ho già parlato in maniera approfondita. Penso che certe cose siano inammissibili in un Paese civile e mi chiedo come certi striscioni, tra l’altro così voluminosi, possano entrare allo stadio.

Che sistema è? La Digos sta indagando sull’episodio. Spero di avere presto delle risposte, più che altro per capire e far sì che questo malcostume cessi. Non per fare vittimismi. E’ solo che certi eccessi sfiorano la vergogna.

Davanti ad atti discriminatori, razzismo, striscioni con offese personali è giusto interrompere il gioco sino alla loro rimozione. A volte sembra che lo stadio sia una zona franca in cui venga tollerato un po’ tutto, è un fenomeno che dura da troppi decenni. Occorrerebbe il coraggio di dire basta.

Al di là che il 100% della tifoseria possa contestare il mio operato, so che non è nei sentimenti dei genoani condividere striscioni che augurino la morte od offendano me e la mia famiglia. Più che combattere e denunciare non posso fare”.

 

Gip

 


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