The Day After, ancora una doppia rimonta ma il centrocampo non va

06.07.2020 09:44 di  Franco Avanzini   vedi letture

Come a Brescia pure a Udine il Genoa si sveglia quando è sotto di due reti. "Nonno" Pandev e il giovane Pinamonti recuperano un risultato che pareva in pratica compromesso. Sicuramente è una cosa positiva questa, una situazione che dimostra come il Genoa non muoia mai e che sino all'ultimo cerchi di recuperare il punteggio. Ma è chiaro come le gare occorrerebbe cercare di farle proprie anche nei minuti precedenti. Il ritmo lento della squadra di mister Nicola, i tanti, troppi, passaggi indietro anziché avanti denotavano una pochezza di idee quasi irritante. 

Sul 2 a 0 per i friulani i giocatori del genoa pensavano più a vedere come servire il proprio portiere Perin o Goldaniga o comunque un giocatore della difesa piuttosto che cercare l'attaccante. Ovviamente ci sarebbe voluto anche un centrocampo pensante. Anche questo è mancato totalmente. Cassata non è riuscito a regalare qualche spinta sulla fascia spesso superato da de Paul, addirittura beffato nel primo tempo da un tunnel del giocatore avversario. Lerager assolutamente inconcludente, ha toccato pochi palloni e quei pochi li ha sbagliati praticamente tutti. Nei primi quattro tentativi della gara la sfera è sempre andata all'indietro e mai in avanti. Sturaro e Behrami non sono riusciti a regalare continuità al gioco dei rossoblu e spesso sono stati sovrastati dai giocatori avversari. 

E in attacco? Non tutto è andato per il verso giusto. Iago Falque e Sanabria, coppia di inizio sfida, hanno fatto poco. Leggermente qualcosa in più lo spagnolo che preoccupa Musso con una punizione all'inizio ma poi sparisce dal campo mentre il secondo in pratica si vede pochissimo peraltro mai servito a dovere dai compagni.Nicolaha poi mandato in campo tutta l'armeria a sua disposizione. Favilli e Destro in pratica non si sono visti mentre Pandev e Pinamonti, come detto in precedenza, hanno di fatto regalato il punto al Grifone. Pinamonti non è stato freddissimo dal dischetto ma lesto sulla ribattuta di Musso mentre il macedone ancora una volta ha messo in campo la sua tanta esperienza regalando quel gol che serviva a riaprire la sfida.  

E' evidente comunque questa squadra abbia una povertà di idee in mezzo al campo impressionante: non c'è di fatto un giocatore che sappia inventare il gioco, che abbia l'intuizione del passaggio illuminante per uno degli attaccanti. Tutti mestieranti, capaci di contrastare magare ma certamente non di costruire e questa è una pecca per una formazione che da troppi anni non ha un vero e proprio leader nella zona nevralgica del campo. Lo stesso Schine, ieri assente per squalifica, ci ha provato precedentemente ma senza grande successo.


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