The Day After, occhi aperti perché la classifica piange

03.10.2021 10:00 di Franco Avanzini   vedi letture

Le parole dei nuovi proprietari del Genoa della 777Partners fanno sicuramente sognare. L'esempio Atalanta, l'Europa come punto di partenza e chissà anche qualcosa di più regalano momenti di estasi ai tifosi genoani. Peccato che la stagione 2021/2022 sia appena partita e che il Genoa su sette gare ne abbia già perse quattro. Quindi, occhio al proseguo del campionato che ripartirà dopo la sosta contro il Sassuolo al Ferraris. La speranza di un Grifone posizionato sempre e comunque nella parte sinistra della classifica sarà un obiettivo che presumibilmente si potrà cercare di avvicinare e magari pure raggiungere dalla prossima annata. Questa pare uno di quei campionati di transizione. 

Ma attenzione perché la speranza, un po' di tutti, era quella di non soffrire. Il vecchio presidente Preziosi aveva annunciato che questa era "la squadra più forte che avesse costruito". Parole al vento? Lo sapremo solo alla fine della stagione. E' chiaro che la dea bendata a Salerno non abbia dato una mano. Subito fuori Destro, poi Criscito e per entrambi esami strumentali in settimana pe capire quanto dovranno stare fuori dia terreni di gara. Poi alcune opportunità non sfruttate in attacco ma anche la dimostrazione che la povertà di punte è impressionante.

Bianchi e Kallon sono giovani, tanto giovani e soprattutto inesperti. Hanno fatto quello che hanno potuto contro difensori arcigni che non gli hanno permesso troppe giocate. Bianchi ha avuto pochi palloni giocabili e per poco al 49esimo del primo tempo il gol poteva anche segnarlo se la mira fosse stata leggermente più precisa. Kallon si è mosso, come sempre, tantissimo sul terreno di gioco e pure lui si è creato un'opportunità con un tiro a giro, stile Coppa Italia contro il Perugia, deviato da un avversario. Ekuban non è apparso molto propenso a giocare per la squadra. Si è mosso ma non ha mai creato pericoli per la porta difesa da Belec e Pandev ha fatto sicuramente tanto, tenendo presente le 38 primavere ed è stato capace di impegnare tutti gli avversari che doveva affrontare.

Così la spinta di Cambiaso da una parte e nel finale di Ghiglione sulla destra ha sicuramente permesso al Genoa di regalarsi opportunità per portarsi sul pareggio ma alla fine a centro area hanno giganteggiato i difensori avversari. Sulla rete subita Maksimovic si è fatto beffare da Djuric che non sarà un fenomeno ma ha grande capacità nell'andare incontro alla palla e colpirla di testa, un po' una specialità della casa. 

Adesso la sosta che verrà a ben vedere accolta positivamente dal tecnico Ballardini che cercherà di lavorare sulla testa dei giocatori e su quei "regali" che spesso la difesa consegna agli avversari in fatto di corner e punizioni. Cambiare registro sarà importante per non continuare con una stagione nuovamente stressante e pericolosa per le coronarie dei tifosi nonostante una proprietà colma di belle speranze e grandi progetti. 


Altre notizie - Editoriale
Altre notizie