The Day After, ventisette tiri a zero , questo dato deve far riflettere

06.12.2021 10:00 di  Franco Avanzini   vedi letture

Il fortino ha retto 9 minuti anche contro la Juventus, un po' come era accaduto contro il Milan poi è capitolato. Contro i rossoneri c'era voluta una punizione di Ibrahimovic, contro la Juve invece c'è voluto un altro calcio da fermo, questa volta un corner, di Cuadrado, per sbloccare la gara. Chi si attendeva un Genoa voglioso di recuperare la sfida restava deluso. Per tutto il primo tempo e praticamente pure nella ripresa, non si registravano conclusioni verso la porta di Szczesny. Il portiere polacco restava completamente inoperoso. Sull'altro fronte invece Sirigu, prima di subire il raddoppio di Dybala, aveva salvato il risultato almeno in cinque situazioni.

Il Genoa, dopo il gol realizzato ad Empoli con Bianchi autore del 2 a 2 finale, nell'era Sheva non ha segnato neppure un gol. Ok che le avversarie si chiamavano Milan, Udinese e Juventus ma, valutando bene le partite, si scopre che di tiri nella porta avversaria i rossoblu ne hanno fatti davvero molto pochi. Il problema è che senza Mattia Destro i liguri non hanno alternative valide. Anche allo Stadium Ekuban e Bianchi hanno girovagato per il campo "mangiati" dai vari Chiellini e de Light.  

Arrivare a gennaio in vista del mercato invernale occorre ancora giocare ancora tre gare: il derby, la Lazio e l'Atalanta. Non tappe semplici per un Grifone menomato a causa dei tanti infortuni che continuano a decimare la rosa rossoblu. Non vuole essere una scusante, una rosa di Serie A è fatta almeno da 24/25 giocatori che, magari non saranno tutti dello stesso livello, ma quanto meno posso sostituire i "cosiddetti" titolari senza farli rimpiangere troppo. Il problema però è che al Genoa togliendo i vari Destro, Caicedo, Maximovic, Criscito, Sturaro, Badelj ecc. si depaupera la squadra di elementi titolari difficilmente sostituibili.

Chiaro poi che a gennaio saranno da fare ampie variazioni a questa rosa per cercare di risalire in classifica scrollandosi di dosso la zona B. Una classifica che resta pericolosa e certamente non brillante con un derby alle porte. Una stracittadina che può diventare un'arma a doppio taglio: vincere significherebbe respirare, non vincerla, ma nemmeno pareggiarla, potrebbe far diventare questa ultima parte del campionato, prima di gennaio, un vero e proprio calvario. Di certo da oggi a venerdì il Genoa dovrà lavorare a testa bassa, compattarsi il più possibile e non pensare solamente di difendersi ma cercando pure qualche azione che possa mettere in difficoltà la squadra avversaria. Mai più subire 27 tiri in 93 minuti senza averne fatto neppure uno verso la porta avversaria. 


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