Genoa, la stagione degli...attaccanti: Piatek mai sostituito

L'attacco è sicuramente la zona del campo più amata dai tifosi perché è quella dove le azioni hanno il loro sbocco definitivo con la conclusione dell'azione e quindi con il possibile gol. Tanti attaccanti sono passati sotto i colori rossoblu, molti di grido, altri meno. Quest'anno certamente l'inizio di stagione è stata spettacolare con un nome su tutti, quello di Piatek. Sembrava l'annata adatta per vedere un giocatore del Grifone tra i primissimi nella classifica dei cannonieri. E così è stato per tre mesi. Poi la cessione al Milan e da questo momento la latitanza dei giocatori della zona avanzata del campo. Pochissime reti realizzate, cannonieri inesistenti e fegato dei tifosi assolutamente colmo di bile.

TONI SANABRIA: ha sbagliato il rigore che avrebbe potuto salvare il Genoa una settimana prima evitando la sofferenza finale sino a dieci minuti dalla fine della stagione agonistica. Eppure era partito bene con tre reti iniziali in altrettante gare. Pareva aver trovato il nuovo Piatek e qualcuno pensava che così fosse. Ed invece ben presto si è spento finendo ai margini della squadra e vedendo il campo in poche circostanze e quasi sempre da panchinaro. 

GIANLUCA LAPADULA: infortunato per buona parte della stagione, ha ammesso lui stesso che quella passata sia stata "la sua peggiore annata da quando gioca al pallone non solamente in Serie A". Purtroppo a Genova ancora non è esploso come probabilmente si attendevano i tifosi soprattutto dopo la stagione grande di Pescara e quella meno grande ma comunque non negativa di Milano sponda rossonera. Si è giocato molte delle sue carte nella gara di Coppa Italia contro l'Entella sbagliando il rigore decisivo per il passaggio del turno e da li il pubblico non gi ha perdonato più nulla

CHRISTIA KOUAMÉ: arrivato in estate dal Cittadella, il ragazzo di colore si è messo in mostra per la vivacità e soprattutto per un colpo di testa quasi sempre vincente nei contrasti con gli avversari. Meglio da centrale che da esterno, con la porta distante infatti non riesce ad esprimere al meglio le sue potenzialità. Dopo una prima parte alla grande con sirene di possibile cessione arrivate anche a gennaio, ha chiuso nettamente in calando non riuscendo quasi mai a rendersi pericoloso nei pressi della porta avversaria

GORAN PANDEV: il "vecchio" che non invecchia. In campo ha dato l'anima sempre e qualche sua giocata sono servite al Genoa per sbrogliare più di una matassa. Certo, ha centellinato le forze anch se spesso è stato chiamato al campo di gioco per regalare quei guizzi inesistenti negli altri elementi di reparto. Quattro gol non sono tanti certamente ma vanno ricordati. Peccato per l'età perché un elemento del genere fa bene al gioco del calcio

NICOLA DALMONTE: praticamente non lo si è mai visto. Rarissimi spezzoni di gara e nulla più. Nessuna parola fuori posto anche se, pure lui, a gennaio pareva giunto il momento di lasciare il rossoblu per andare a giocare altrove con costanze. E invece è rimasto ma le soddisfazioni ottenute sono state quelle della squadra (poche) piuttosto che personali (praticamente nulle)

ANDREA FAVILLI: arrivato tra squilli di tromba dopo le reti realizzate con la maglia della Juventus in un torneo estivo al Bayern Monaco, ha disatteso tutte le speranze dei tifosi genoani. Sempre infortunato, poche presenze e un avvio frenato da Piatek che lo ha completamente oscurato. partito il polacco, poteva essere giunto il suo momento, ma un infortunio dietro l'altro lo hanno completamente mandato k.o.