The Day After: Ivan Juric comincia col piede giusto

21.10.2018 08:55 di Franco Avanzini   vedi letture

Impresa genoana allo Stadium. Sì, perché di vera e propria impresa si tratta il pareggio, 1 a 1, in casa di una squadra che pareva destinata a vincerle tutte. E sinora era avvenuto questo. Sotto i suoi colpi erano cadute Chievo, Lazio, Parma, Sassuolo, Fiorentina, Bologna, Napoli e Udinese, senza dimenticarsi delle "europee" Valencia e Young Boys; quindi arrivò il Genoa e qualcosa cambiò. 

In effetti il primo tempo era stato un monologo bianconero, un palo, un gol e qualche avvisaglia di nuove reti peraltro mai arrivate. Complice un Grifone timido, che commetteva qualche errore di troppo dietro e soprattutto non riusciva a frenare quel demonio di Cancelo che spadroneggiava sull'out di destra ma pure a sinistra (proprio da questa fascia arriverà il vantaggio di Ronaldo). Ma il calcio spesso fa parlare e tacere allo stesso momento.

La Juventus pensava di avere già in tasca i tre punti, cominciava sempre più a pensare alla sfida dell'Old Trafford contro il Manchester United, lasciava piano piano l'iniziativa ai genoani che dapprima timidamente e quindi sempre più con convinzione mettevano il naso fuori dal guscio. Radu praticamente risultava inoperoso per quasi tutto il secondo tempo mentre Szczesny iniziava a preoccuparsi. Non tanto per le conclusioni rossoblu visto che ne sarebbe arrivata pericolosamente solo una di Piatek ma soprattutto per come i genoani avanzano, sempre più in massa. 

Che la sicurezza, troppa, dei bianconeri di portare a casa il risultato pieno, si spezzava su un rilancio maldestro di Bonucci da centro area sul quale Kouamé andava ad inseguire la sfera. Tutti pensavano al successivo calcio d'angolo ma il pallone aveva uno strano rimbalzo sul terreno di gioco restando in campo. L'ex Cittadella non ci pensava due volte avanzando e crossando. La difesa bianconera venia colta di sorpresa e Bessa, inserendosi alla perfezione, di testa regalava il pareggio al Grifone, 

Il Genoa a questo punto si ritraeva capendo però di poter pungere in contropiede contro una Juventus apparsa un pugile colpita da un uppercut di quelli micidiali. Ed in effetti il colpo preso era da k.o. Juric ha quindi cominciato col piglio giusto e con una squadra giovane (poco più di 25 anni di media); lanciato il giovane Romero e inserito altri giovani quali Kouamé, Radu, Pereira. Insomma il vento sembra cambiato, il punto di Torino regala maggiore tranquillità a tutto l'ambiente Genoa; adesso occorrerà sfruttare al meglio questa onda lunga di gioia, utile per la gara contro l'Udinese, altri bianconeri, altra forza ma sicuramente impegno non da sottovalutare.


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