The Day After, una sconfitta attesa, un piccolissimo passo avanti nel gioco

01.07.2020 09:45 di Franco Avanzini   vedi letture

Che il Genoa perdesse contro la Juventus poteva essere messo in preventivo. Troppo forte la squadra di mister Maurizio Sarri rispetto a quella del tecnico Davide Nicola. I bianconeri anno giostrato a loro piacimento di fatto per tutti i 94 minuti giocati creando buone occasioni, tirando in porta e lasciando ai genoani solamente le briciole. Basti pensare che il primo tiro in porta verso Szczesny è giunto nella ripresa ben oltre la metà della stessa. 

Non è un passo indietro ma neppure un passo avanti. I punti in effetti andavano fatti a Brescia non certamente contro la Vecchia Signora. Certo, vedere il Grifone preda delle maglie avversarie, senza costrutto quando aveva la palla tra i piedi di certo non faceva bella impressione. In mezzo al campo la squadra ha sbagliato molto, troppo. Lasse Schone ha combinato vari pasticci perdendo palloni importanti nella propria metà campo e rischiando di fatto di regalare occasioni colossali agli avversari. Non certo una buona prestazione la sua. Di fatto il giocatore danese è parso, ma non solo ieri sera, poco integrato nella manovra rossoblu, quasi un pesce fuor d'acqua.

Non che il resto dei suoi compagni di reparto abbiano meglio. Behrami ha provato a tirare la carretta ma proprio a causa di una sua disattenzione è iniziata la serie di gol bianconera. Farsi superare da Dybala di certo non è di una alta gravità ma farlo come lo ha subito lui un pochino si. Poi è chiaro che nessuno è intervenuto sull'argentino per paura di commettere fallo e Dybala ha potuto così superare Perin agevolmente. Poi sono arrivate le perle di Ronaldo (ma a quanto andava quel pallone all'ora?) e di Douglas Costa, un tiro a giro spettacolare con la sfera a togliere le ragnatele dal "sette" della porta di Perin.  

Mister Nicola adesso deve recuperare il morale dei suoi, risistemare soprattutto la difesa che sta prendendo troppi gol da quando è ripresa la stagione e cercare di trovare qualche soluzione migliore in mezzo al campo. Davanti poi occorrerà trovare la giusta alchimia coi giocatori presenti: gli attaccanti sono ben sei ma i problemi non mancano. Pinamonti ha segnato la prima rete su azione dal rientro in campo dimostrando di saper combattere e non tirare mai indietro la gamba; Favilli ha rischiato il secondo giallo a causa dell'impeto messo negli interventi; Sanabria ha dato vivacità all'attacco con qualche buona giocata mentre Pandev non è riuscito ad incidere più di tanto. restavano Iago Falque e Destro che non sono stati utilizzati: il primo potrebbe venir utile a Udine, il secondo invece sta deludendo un po' tutti non trovando più quei guizzi che l'avevano contraddistinto qualche stagione fa.

All'orizzonte un'altra compagine bianco-nera, l'Udinese. Di caratura nettamente inferiore ai piemontesi, con un attacco asfittico ma attenzione alle giocate di Lasagna ed all'estro di De Paul. Dal Friuli occorrerà tronare necessariamente con almeno un punto per non vedere peggiorare ancora di più una classifica che stasera porebbe esser ben più triste se il Lecce dovesse superare la Sampdoria. 


Altre notizie - Editoriale
Altre notizie