Genoa, Ivan Juric si racconta

27.07.2016 11:35 di  Alessio Semino   vedi letture
Fonte: La Gazzetta dello Sport

E' un Ivan Juric a tutto campo, un po' come quando giocava, quello che si racconta questa mattina sulle pagine de La Gazzetta dello Sport. Sono tanti gli argomenti su cui l'allenatore rossoblù si è soffermato, con particolare attenzione per tutto ciò che è stato il suo passato da allenatore e per quei principi di gioco che lo rendono, tra gli esordienti in Serie A, uno dei tecnici più interessanti. 

"Preziosi mi ha scelto perchè il Crotone ha fatto un grande campionato, non perchè gli sono simpatico. E pure in Calabria mi hanno voluto dopo aver visto il Mantova. Imprenditori come Vrenna e Preziosi guardano molto alla sostanza, non possono guardare alle cose con troppi sentimenti".

Del resto, tutti hanno ancora negli occhi l'impresa di Crotone. "La differenza tra A e B è enorme. Qui (al Genoa, ndr) c'è una base buona e stiamo lavorando molto bene per completare la rosa e farci trovare pronti. Non è solo un fatto di qualità, serve forza fisica; e poi sfideremo pure grandi allenatori. Noi però dobbiamo avere le idee chiare". 

Qualità e idee chiare, due concetti che stanno molto a cuore ad Ivan Juric, il quale dopo averli sperimentati con ottimi risultati prima a Mantova, poi a Crotone, ha tutta la volontà di farne i capisaldi del nuovo Genoa.  "La qualità la ricerco in tutto - sottolinea il tecnico rossoblù - poi dipende molto dai giocatori. Se a Crotone non trovavo un gruppo di persone così, non andavo da nessuna parte".

I giocatori del Grifone, in tal senso, sono stati messi subito sotto torchio per imparare al meglio ciò che il nuovo allenatore vuole da loro: aggressività, pressing e ricerca del gioco a centrocampo e in difesa. "Mi piace creare situazioni interessanti, i giocatori devono sfruttarle, interpretandole. Ho proposto allenamenti intensi, mai doppi, ed esercizi in spazi ridotti".

Il tutto poi deve essere supportato da una buona tenuta fisica e, se possibile, dal minor numero di infortuni. "Bisogna correre forte, meno metri. Serve più qualità anche nella corsa. A Crotone la squadra è andata bene tutto l'anno e ha avuto pochi infortuni, cosa a cui tengo molto".

In conclusione di intervista c'è tempo anche per un pensiero a quello che sarà l'esordio in campionato contro il Cagliari, formazione che il tecnico croato incontrò alla prima giornata anche l'anno scorso nel campionato cadetto, uscendone sconfitto.

"Non ci penso. Sta accadendo tutto in modo così naturale che lo vivo come la semplice continuazione di un percorso. Adesso penso solo a far arrivare pronta la squadra alla prima sfida di Coppa Italia".

 


Altre notizie - Copertina
Altre notizie