Le follie del calcio moderno

11.09.2018 20:23 di  GianPiero Gallotti   vedi letture

"Com'è bello sostenerti la Domenica alle tre".

Così cantava la Gradinata Nord, da sempre nostalgicamente legata ad un calcio che non c'è più.

Un calcio, oggi più che mai, divorato da biechi interessi commerciali che non hanno il minimo rispetto delle esigenze di quelli che sono i suoi fruitori naturali, ossia i tifosi.

Inutile infatti ricordare gli innumerevoli scandali che da tempo ne stanno minando la credibilità.

Ci sarebbe da scrivere un'enciclopedia.

Ci vogliamo dunque solo limitare a riportare e commentare la notizia di oggi, ossia la netta presa di posizione da parte del Consiglio Regionale della Liguria che, all'unanimità, ha chiesto alla Lega Calcio lo spostamento di orario, o in alternativa il rinvio, della gara fra Samp e Fiorentina, recupero della prima giornata di campionato che qualche signore della Lega Calcio ha pensato bene di mettere in programma per mercoledì 19 Settembre alle ore 17,00.

Si, avete capito bene. Proprio le ore 17.00 di un giorno feriale.

Inutile disquisire su quanto questa incredibile scelta peserebbe sul già pesantemente penalizzato traffico cittadino.

Ci arriverebbe anche un bambino di sei anni.

Ma tant'è, ancora una volta si vorrebbe far prevalere la logica degli interessi televisivi, anche in un caso come questo, sugli interessi dell'intera città oltre che, ovviamente, della tifoseria blucerchiata.

Insomma, Samp - Fiorentina in quel giorno e a quell'ora è un vero e proprio schiaffo all'intera città di Genova.

Per non parlare poi del match fra Milan e Genoa, anch'esso a suo tempo rinviato a causa dei tragici fatti di ponte Morandi, che i rossoblù dovranno invece giocare mercoledì 31 ottobre alle ore 20.30 (bontà loro) per poi tornare in campo, sempre a Milano, il sabato successivo in anticipo contro l'Inter alle ore 15,00.

Già, anche in questo caso avete capito bene: in anticipo.

La logica avrebbe voluto, in un campionato spezzatino dove anticipi e posticipi fioccano come la neve durante una tormenta, che il Genoa giocasse il turno di campionato contro i neroazzurri in posticipo, o al massimo nel canonico giorno domenicale.

E invece no.

Qualche mente perversa ha invece deciso che il Grifone si dovrà sobbarcare due trasferte con elevato coefficiente di difficoltà di fatto a due giorni di distanza una dall'altra.

In pratica un altro schiaffo alla città da parte di una Lega Calcio che dimostra così ancora una volta la considerazione che nutre nei confronti del  capoluogo ligure.

Ma se per questa gara sarà quasi impossibile ottenere uno spostamento, che almeno non si subisca lo schiaffo che rappresenterebbe per la città una gara di campionato di giorno feriale alle ore 17,00.

Ben venga dunque la decisione del Consiglio Regionale.

Con la speranza che si vada fino in fondo, senza accettare compromessi.

Genova merita e pretende rispetto.

 

Gip

 

 


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