Altro che Rincon e Pavoletti, al Genoa manca Miguel

22.01.2017 21:02 di  Carlo Dellacasa   vedi letture

C'è chi pensa che la vendita di Rincon e Pavoletti abbia sfasciato il bel giocattolo che era stato costruito in estate. Può essere, non c'è però certezza. Di sicuro le riflessioni vanno fatte alla luce della squadra che è ad oggi a disposizione di Juric e di quello che è stato il gioco espresso. Il Genoa di novembre vincerebbe 3-0 probabilmente contro questo Genoa. E se proprio vogliamo esagerare 0-3 in trasferta. Forse. Eppure questa squadra è figlia (o figliastra) di quella. Il Genoa novembrino era quello che non subiva gol e contendeva alle squadre di vertice questa statistica. Ora i gol arrivano a grappoli (10 in 7 giorni tra campionato e coppa) e Burdisso e compagni sembrano quasi impotenti di fronte ai frombolieri avversari. 

Col Crotone i gol sono arrivati su palla inattiva, fotocopia l'uno dell'altro, e sempre con difesa schierata ma immobile. Non c'è Lamanna o Perin che tengano se l'avversario è libero di battere a rete. Ma neppure il Rincon di turno avrebbe potuto limitare i danni più di tanto. Pavoletti? Beh quello di quest'anno non aveva dato molto alla causa e il Genoa autunnale aveva già dovuto scoprire Simeone. Quando arrivano certi gol si deve solo lavorare con dovizia sulle marcature, sulla zona di competenza, insomma su quello che è l'abc del mestiere di allenatore. Se questo non cambia (e Juric è sempre in sella), forse il problema si nasconde nella testa dei giocatori che, temendo di entrare in una spirale negativa, si ritrovano sempre più avviluppati comunque in essa.

Il mio pensiero però si sposta alla linearità della manovra. Qualcosa non quadra adesso rispetto a prima. Non ci vuole un esperto a capirlo. L'orologio di tutte le squadre si trova a centrocampo e - che piaccia o no - per il Genoa si trova nei piedi di quel Miguel Veloso così bistrattato da genero scomodo. Vi ricordate quanto si era puntato su Tino Costa e quanto il Genoa faticasse a far gioco senza di lui qualche anno fa? Il portoghese tirato a lucido in estate non ha mai fatto polemiche, si è messo a disposizione, ha dimostrato di saper stringere i denti, di correre anche più del dovuto per le caratteristiche del suo ruolo e di saper dare equilibrio. Ora Miguel manca. E i detrattori devono farsene una ragione. Almeno per questo Genoa il portoghese è merce rara da pregare che scenda in campo al più presto.

Col Crotone si sarebbe dovuto creare gioco, attaccare e dare ampiezza alla manovra. Tutto ciò è più facile se in campo oltre che alle gambe c'è anche del fosforo. Se sai che vicino c'è uno a cui poter dare quella palla che alle volte sembra pesante come un macigno, ti senti piu sollevato. Al massimo la sbaglierà lui, intanto che si "desbelini" un po'... Poi con i pitagorici magari sarebbe andata anche peggio. Ma il bello del calcio è proprio quello che fa parlare e tacere nel giro di una partita. Beh allora spero al più presto di parlare o tacere per una partita dove tornerà in campo il portoghese. Opinione personale, ci mancherebbe. L'importante è invertire la tendenza e liberarsi da questa spirale negativa.

 


Altre notizie - Editoriale
Altre notizie