The Day After: terza sosta, il consuntivo

07.11.2016 08:40 di  Franco Avanzini   vedi letture

Dodici gare sono passate con il Genoa che ha ottenuto 16 punti, con una sfida ancora da concludere, ci riferiamo a quella contro la Fiorentina. Si può fare un bilancio con una buona base. Alla truppa di Ivan Juric non si è mai chiesta la luna ma semplicemente un "divertimento" domenicale con qualche picco contro le squadre di un certo livello. E in effetti il Genoa  non ha deluso contro Napoli e Milan incamenrando 4 punti. Al Ferraris è ancora imbattuto anche se ha palesato qualche stop di troppo contro formazioni di media bassa caratura. Sono infatti arrivati i pareggi contro Pescara, Empoli e, buon ultimo, Udinese. Certo, tranne che nell'ultima sfida, contro abruzzesi e toscani ci sarebbe da recriminare per arbitraggi non propriamente equi ma tant'è alla fine si sono contati solamente tre punti. Un pochino meglio in trasferta dove, a fronte delle sconfitte subite nel derby, a Reggio Emilia e Bergamo, il Grifone ha superato Crotone e Bologna.

Se vogliamo guardare ai giocatori ecco che il discorso sicuramente non troverà nessuno d'accordo. Il tifoso genoano infatti ha idee particolari sui vari giocatori e spesso non collimano l'uno con l'altro. Evidente come ci siano giocatori dai quali sarebbe stato lecito attendersi di più. Un nome? Ntcham. Partito bene con un gol contro il Cagliari poi non ha fatto vedere le sue qualità. E' giovane e deve maturare, potrebbe esser la difesa. Ma, d'altra parte, se uno è buono lo è anche a 20 anni. In allenamento il francesino è sempre tra i più attivi e, aggiungiamo noi, nelle partitelle non sbaglia quasi mai i lanci. Auguriamoci di vederlo nelle stesse condizioni anche in gara.

C'è poi il dilemma Veloso. E' lento? Non è Lento? Probabilmente il portoghese è il giocatore che più fa parlare i tifosi e dividerli, per giunta. Miguel Veloso gioca a testa alta, non sbaglia quasi mai il passaggio anche se la stragrande maggioranza dei suoi tocchi sono per lo più orizzontali. Se guardiamo le gradutorie speciali, notiamo come in realtà sia uno dei primissimi nei chilometri fatti durante le varie partite. Si può dire dunque che sappia sempre posizionarsi al posto giusto nel momento ideale. E poi, nel calcio, l'importante è che a camminare sia la palla e lui sa come farla girare.

Juric ha dovuto fare a meno spesso degli esterni. Ocampos e Gakpé hanno marcato visita a causa di qualche guaio di troppo e in attacco lo stesso Pavoletti è stato out per qualche settimana. Evidente come la loro assenza si sia sentita anche se Simeone ha sostituito al meglio il bomber toscano realizzando anche due reti che alla fine dei conti hanno fruttano 4 punti (Pescara e a Bologna). Lazovic e Edenilson si sono alternati sulla fascia meritando, in avvio lo slavo e nelle ultime sfide il brasiliano, di partire titolare. Dall'altra parte intoccabile Laxalt che è il solito motorino perpetuo.

Discorso a parte per Rincon che gioca sempre, tra Nazionale e Genoa e quindi chiaramente non può esser costantemente lucido. Lui sa però come ricaricare le pile ed anzi sinora, le trasferte transoceaniche, hanno sempre restituito un Generale al top della forma. Quindi lo aspettiamo al meglio in quel di Roma quando al rientro dalle varie gare estere il Grifone giocherà contro la Lazio. Dalla sfida contro gli uomini di Inzaghi sarà un tour de force per i rossoblu che recupereranno la sfida contro la Fiorentina e cercheranno di proseguire il cammino in Tim Cup.

 


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