Guida alla trasferta di Bergamo

27.10.2016 08:46 di  Marina Denegri   vedi letture

Domenica il Genoa affronta in trasferta l'Atalanta nel lunch match valido per l'undicesima giornata di andata.
Eccovi qualche informazione utile a chi volesse seguire la squadra a Bergamo e approfittare della trasferta per conoscere questa bellissima città.

LO STADIO "ATLETI AZZURRI D'ITALIA"
Lo stadio "Atleti Azzurri d'Italia", teatro delle partite casalinghe dell'Atalanta, ha una storia lunga e gloriosa. Costruito nel 1928 con il nome di Brumana, aveva inizialmente una capienza di 12.000 posti. Oggi lo stadio può ospitare poco meno di 25mila spettatori. Rispetto all'originale sono state aggiunte la copertura alla tribuna e due curve. La  Nord è dedicata a Federico Pisani, la Sud a Piermario Morosini. 

COME RAGGIUNGERE LO STADIO

In Auto- Uscita Bergamo e imboccare la circonvallazione in direzione Valli di Bergamo. Alla rotonda proseguire seguendo l'indicazione stadio e imboccare Viale Giulio Cesare.
In treno- Giunti alla stazione  prendere l'autobus della linea 9.

UN PO' DI STORIA

La leggenda vuole che la città sia stata fondata da Cydno, figlio del capostipite dei Liguri, con il nome di Barra.
Nel VI secolo a.C. il dominio etrusco trasforma la città fortificandola, ma nel 550 a.C. gli Etruschi vengono sostituiti dai Galli Cenomani che danno alla città il nuovo nome di Berghèm (città sul monte).
Quando Roma estende il suo dominio a tutta l’Italia, Bergomum viene dotata di mura che coincideranno poi con le successive mura medioevali.
Dopo la dominazione longobarda e franca, Bergamo diventa libero comune e nel 1183 prende parte al Giuramento di Pontida ribellandosi a Federico I Barbarossa.
Nel ’300 cade sotto il dominio visconteo al quale segue nel ’400 la dominazione veneta che garantisce alla città alcuni secoli di ricchezza sociale, politica e culturale.
Nel periodo della Rivoluzione Francese, Bergamo fa parte della Repubblica Cisalpina e, a parte un periodo di occupazione delle truppe austro-russe, i francesi rimarranno fino alla caduta di Napoleone.
Con il Congresso di Vienna arriva la dominazione austriaca alla quale viene posto termine con l’entrata a Bergamo di Garibaldi nel 1859 con l’unificazione d’Italia.
Dopo le vicissitudini del primo e secondo conflitto mondiale, Bergamo assume l’aspetto che mantiene fino ad oggi con la sua parte “bassa” moderna, dinamica e commerciale e la parte “alta” gioiello artistico meta di turismo culturale italiano e straniero.


COSA VEDERE A BERGAMO
Città Alta 

Si parte da piazza Vecchia, simbolo della città, definita dall'architetto Le Corbusier "la più bella piazza d'Europa", sulla quale si trovano il Palazzo della Ragione di età comunale, il Campanone (ex torre civica che ogni sera alle 22 rintocca i 180 colpi che in passato segnavano la chiusura delle porte della città per la notte, oggi sede universitaria) e la Biblioteca Civica Angelo Mai, situata in un bellissimo palazzo seicentesco di marmo bianco, un tempo sede del Municipio. Al centro della piazza spicca un'elegante fontana, donata alla città da Alvise Contarini, podestà veneto, nel corso del 18esimo secolo.
Superando un arco sottostante al Palazzo della Ragione si raggiunge la piazzetta attigua del Duomo. All'interno del Duomo si possono ammirare la cappella del Crocifisso (di origine cinquecentesco) e un abside con le tele di grandi artisti, come il Tiepolo. Adiacente si trova la Basilica di Santa Maria Maggiore, in stile romanico, realizzata nel 12esimo secolo. All'interno si trova la tomba di Gaetano Donizetti, compositore e operista bergamasco vissuto nel corso della prima metà dell'Ottocento, e del suo maestro Simon Mayr.

Ritornando in piazza Vecchia si prosegue in direzione della Cittadella fino a raggiungere Colle Aperto, dove si trova una delle quattro porte della città, ovvero quella di San Alessandro con lo stemma veneziano del Leone di San Marco. Attraversando la porta è possibile poi raggiungere la funicolare che conduce fino al Colle di San Vigilio. All'inizio di città Alta, inoltre, appena superata la Porta di Sant'Agostino da non perdere la chiesa sconsacrata omonima, oggi sede della Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università degli Studi di Bergamo. Si tratta di una costruzione realizzata nel 14esimo secolo, caratterizzata da una facciata gotica e da un soffitto decorato.

Si segnala  il Parco delle Rimembranze che si trova sul colle di Sant'Eufemia

Consigliata una passeggiata anche lungo Borgo Pignolo: si tratta di una zona di origini medievale dove si trovano incredibili palazzi neoclassici che collega la città Bassa alla città Alta. Qui si trova anche la Gamec, la Galleria d'arte moderna e contemporanea di Bergamo che ospita collezioni e mostre temporanee di assoluto pregio.

Città Bassa
Sicuramente Bergamo Bassa è meno affascinante della città Alta, ma ha comunque molto da offrire ai visitatori. Si parte dalla Chiesa di Santa Maria delle Grazie con l'ex convento annesso, realizzato dai francescani nella prima metà del 1400, si prosegue con i propilei di Porta Nuova, fino ad arrivare a Palazzo Frizzoni, sede del Municipio. Tra le altre mete degne di nota in città c'è il famoso Teatro Donizetti (inaugurato nel 1786), la Chiesa di San Bartolomeo, la Torre dei Caduti di piazza Vittorio Veneto e il Chiostro di Santa Marta.

E ancora assolutamente da visitare ci sono la piazzetta Dante con la sua bella fontana settecentesca, il Palazzo di Giustizia e il Palazzo della Banca d'Italia (entrambi realizzati da Piacentini all'inizio del XX secolo) e il Palazzo della Camera di Commercio (opera che porta la firma dell'architetto bergamasco Luigi Angelini).


COSA MANGIARE A BERGAMO

La cucina bergamasca é una cucina povera, che risente dell'influenza veneta.

Tra i primi piatti, che possono anche essere considerati piatti unici, si consigliano i “casonsei“ (ravioli fatti con mollica di pane, salsiccia e grana, che vengono conditi con del burro fuso),  la “polenta e osei“  (polenta con gli uccelletti che vengono cotti in padella) e la polenta taragna ( fatta con grano saraceno).

Tra i secondi si possono scegliere pesci (trote, carpioni, sardine, alborelle) di vario genere e cotti in varie modalità.

Tra i dolci é molto conosciuta  la “polenta e uccelli“, una riproduzione in chiave dolce del  già citato “polenta e osei“, una cupola fatta con del pan di Spagna e ricoperta da zucchero e farina di mais, sulla cui cima ci sono dei piccoli uccelli di cioccolata.

COSA BERE A BERGAMO

Vini tipici bergamaschi, non ancora troppo commercializzati sono: il Valcalepio rosso (asciutto con retrogusto di amarena), il Valcalepio bianco (secco, con retrogusto di mandorla) e il Moscato di Scanzo.

 


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