Il Pisa è rognoso ma il Genoa vuol vincere senz'ansia

27.01.2023 19:08 di Pierluigi Gambino   vedi letture

Arriva a Marassi il Pisa, cliente rognosissimo, per una contesa che potrebbe consentire al Grifone di togliersi di dosso definitivamente un'altra concorrente. Il vantaggio attuale di nove punti è ragguardevole, ma i toscani promettono un'aspra battaglia. Dopo un avvio stagionale problematico, ecco partita la riscossa sotto la guida di Luca D'Angelo, un cavallo di ritorno, tra i tecnici che erano graditi alla piazza genoana quando lui era ancora appiedato e già si auspicava il licenziamento di Blessin. Di sicuro si parla di un allenatore validissimo oltreché apprezzato dalla piazza nerazzurra.

Il Genoa, però, è lanciatissimo e dopo una sfilza di pessimi risultati casalinghi, ha mietuto vittime illustri come Sudtirol e Frosinone e ha tutte le intenzioni di aggiungere un altro anello alla catena. Gila sta viaggiando a medie siderali (un solo pari immerso in un mare di successi), ma è coscio che i suoi ragazzi, pur dotatissimi a livello singolo e di squadra, non riescono proprio ad ammazzare le partite e a scrostare quella patina di paura dalla mente dei loro sostenitori. L'obiettivo primario resta la vittoria ma ce n'è uno secondario: giungere a due gol di margine attivo parziale, rimasti sinora lettera morta.

Qualche problemuccio di formazione esiste. A partire dalla squalifica di Sabelli, cioè dell'assist man per il bomber Puscas a Benevento. Spesso l'ex bresciano si distrae in fase difensiva e anche nei disimpegni più agevoli, ma la sua spinta, in specie nelle gare interne, può rivelarsi determinante, tanto più considerando le caratteristiche del suo sostituto naturale, Hefti, e del dirimpettaio di sinistra, Mimmo Criscito: non bravissimi, per ragioni differenti, a incidere in zona d'attacco. Il mister, che ha compreso certe difficoltà, ha scelto la difesa a tre per consentire a Dragusin, il difensore più bravo nell'impostazione, di avanzare ogni tanto come crossatore.

Resta l'incertezza riguardo al modulo tattico, ma non è affatto esclusa una conferma del terzetto arretrato, con Vogliacco o Ilsanker al fianco dei titolari Dragusin e Bani (pronto al rientro post squalifica). Col centrocampo a cinque, ecco che l'austriaco oppure Badelj potrebbe affiancarsi all'inamovibile Frendrup e a Strootman (indiziato di ritorno dal primo minuto) nella zona mediana. In avanti, ecco una mezza punta da scegliersi tra Aramu e Gudmundsson per supportare l'unico bomber, ovviamente Coda. Assai più probabile, però, è la soluzione alternativa: la 3-4-2-1, con il sardo e l'islandese larghi, in ossequio a molti incontri già in archivio.

Gilardino sa che l'avversario di turno non consente squilibri tattici e sta cercando una formula che garantisca una stabilità generale senza compromettere troppo la ricerca del gol. Di sicuro i due trequartisti dovranno rendersi più insidiosi e presenti nella zona calda, per alleviare il peso al centravanti. In avanti, comunque, i giocatori non sono contati. Yalcin continua a non convincere, ma Puscas è un osservato speciale qualora dovesse essere rinfrescato il reparto avanzato e Dragus, l'ultimo arrivato in casa Genoa, si candida per un impiego part-time, sperando ovviamente che di lui non ci sia ancora bisogno.

Il Pisa difficilmente si scoprirà facilitando così il compito al Grifone. La sua difesa non è a prova di bomba, e lo ha dimorato pure il Como capace sabato scorso di infliggere due dispiaceri ai nerazzurri. Poco raccomandabile invece la prima linea dei toscani, pur mancante del centravanti Torregrossa. Gliozzi da qualche anno rientra fra i cannonieri di spicco della categoria e va controllato a dovere.

Ultima annotazione: da Pisa arriveranno in quattromila per sostenere i propri beniamini. Il popolo genoano, però, urlerà di più ed è straconvinto di poter festeggiare un'altra Meloria.

                                              PIERLUIGI GAMBINO


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