Genoa: col Diavolo sei gol totali e mentalità giusta, un 3-3 che porta sorrisi

Il Genoa va a San Siro con quella leggerezza e voglia di giocare fino alla fine che fanno maturare un pareggio pirotecnico di 3-3.

È un Grifone diverso quello che sta giocando le ultime partite, tolto il fardello psicologico della salvezza, gli uomini di Gilardino si possono permettere di giocare le ultime partite a viso aperto, dimostrando il valore di una squadra che è stata costruita in maniera molto precisa. Non si dovrebbe, ma ricordiamoci che non hanno potuto prendere parte all’incontro Malinovskyi, Messias, Gudmundsson, Vitinha, quattro nomi che pochissime squadre potrebbero permettersi fuori.

E il Grifone c’è, presente, concentrato, atleticamente pronto. Gila lo sottolinea tutte le volte per mettere in chiaro che la forza di questa squadra nasce dalla compattezza, dal sapersi sacrificare, dal sapersi far trovare pronti.

La partita con il Milan ha in qualche modo allungato la panchina del Genoa che rispetto a qualche mese fa ha visto crescere anche chi ha giocato meno. Questo è un segnale positivo, perché dimostra come il lavoro del mister vada a diluirsi verso tutti i componenti della squadra.