Genoa, tra pensieri e preoccupazioni ma la maglia conta di più

09.08.2024 13:35 di  Franco Avanzini   vedi letture

Dove eravamo rimasti? Ah si, il Genoa batteva il Bologna e metteva il punto esclamativo sul campionato con l'undicesimo posto. Stasera si ripartirà per la nuova stagione agonistica con la gara di Coppa Italia contro la Reggiana. I tifosi hanno fatto la loro parte con oltre 28 mila tessere staccate, nuovo record per la città di Genova. Sostenitori che sono passati dalla tranquillità di inizio luglio con una rosa consolidata e con un ritiro trentino in cui le facce erano le stesse di fine stagione scorsa con un paio di inserimenti di valore, alla preoccupazione per una cessione giunta come un fulmine a ciel sereno, Retegui ed un giocatore, Gudmundsson, che sembra oramai con un piede e mezzo oltre l'uscio di Villa Rostan, direzione Firenze.

Che dovesse partire un top rossoblu era chiaro a tutti, la doppia cessione farà però storcere il naso a tanti tifosi. La verità non la si saprà probabilmente mai. Se è vero che sia Mateo che Albert hanno chiesto di esserne ceduti è chiaro che ben poco si possa fare. La differenza è che l'Atalanta ci ha messo praticamente 48 ore per assicurarsi il sostituto di Scamacca mentre la Fiorentina è da gennaio scorso che prova a prendere Gudmundsson senza riuscirci.

Resta l'amaro in bocca per una cessione già avvenuta ed un'altra sulla via della definizione ma, bene guardare anche il retro della medaglia, non è detto che il Grifone a fine calciomercato non possa non essere rinforzato. "I conti si fanno alla fine" ha detto il tecnico Gilardino ieri in conferenza stampa. Giusto così, inutile fasciarsi la testa adesso. Stasera in campo andranno comunque undici Grifoni e, soprattutto ai giorni d'oggi, è la maglia quella che conta non chi la indossa, i calciatori passano, la casacca rossa e blu resta. 


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