Mimmo Criscito a TMW: "Quante emozioni vestire la maglia del Genoa"

28.05.2023 11:30 di  Franco Avanzini   vedi letture
Fonte: tuttomercatoweb.com

"Una vita da genoano", non da mediano come cantava Ligabue, qualche saluto, tanti ritorni. Mimmo Criscito dopo 291 gare con la casacca rossoblu addosso ha chiuso la sua carriera nel migliore dei modi, gol su rigore sotto la Nord e promozione del suo Genoa in Serie A. Una stagione da incorniciare, insomma. Il difensore rossoblu prossimo ad entrare nello staff tecnico genoano quale allenatore dei ragazzi, si è "confessato" al collega di tuttomercatoweb.com.

Un'intervista che tocca i cuori di tutti partendo dall'emozione finale: "Una grandissima emozione segnare sotto la Nord un rigore nei minuti di recupero chiudendo così un cerchio che era aperto dalla scorsa stagione, la mia delusione più grossa della mia carriera. Ho potuto gioire coi miei tifosi, pareva che tutti aspettassero questo momento".

Una rincorsa breve, palla da una parte portiere del Bari dall'altra, Criscito racconta i secondi prima della battuta: "La mia voleva essere solo una passerella visto che sono entrato in campo con una lesione di secondo grado al polpaccio. Ho riso quando l'arbitro ha fischiato il rigore perché neppure ci credevo. Ho preso la palla e sono andato lentamente sul dischetto. Cheddira mi ha chiesto come facessi a calciarlo con una lesione al polpaccio; gli ho risposto semplicemente di provarci".

Un cerchio che si è chiuso: "Assolutamente, era quello che volevo al mio rientro da Toronto". Un passo indietro, l'esordio nel 2003: "Sono entrato in campo un po' spaesato, non avevo neppure 17 anni. Vincemmo 3 a 0 contro il Cosenza, eravamo tutti ragazzini. Quella notte non riuscii a dormire perché cantavo tutti i cori della Nord". Primi passi a Villa Rostan: "Non avrei mai pensato di diventare un pilastro del Genoa. Auguro a tutti di vestire la maglia rossoblu per 291 volte perché è una maglia storica e importante".

Importante per Criscito è stato Claudio Onofri: "Senza di lui non sarei qui". Quindi si passa al ricordo più bello in rossoblu: "L'anno dell'Europa anche se pure quest'anno è stato bello e colmo di emozioni. Aver portato il Genoa in Europa da protagonista però è stato bellissimo. In quella stagione perdemmo in casa solo contro l'Inter di Mourinho".

Un amore per il Genoa che Criscito non ha mai nascosto, basti pensare a quando rifiutò la Fiorentina: "La Fiorentina aveva puntato su di me ma io ho preferito il Genoa come accaduto in altre occasioni. Rifiutai la Viola dopo che la società si era già accordata". All'estero l'esperienza in Russia con lo Zenit: "Sette anni nei quali sono diventato il difensore con più reti all'attivo nella storia del club. Con loro ho giocato sempre in Europa, per cinque anni in Champions League". Infine una battuta su mister Spalletti: "Un tecnico che lavora parecchio, preciso ed esigente. Non fosse stato così non poteva raggiungere taluni risultati, soprattutto a Napoli".

Napoli, appunto, uno Scudetto ma anche il no aver mai indossato la maglia azzurra: "Sono contento per lo scudetto conquistato da mister Spalletti e dal Napoli. Rifarei tutte le scelte del passato. Nessun rimpianto per non aver indossato la maglia azzurra". Prima del Genoa il Canada: "Non rientravo nei piani di Blessin e quindi ho preferito fare una nuova esperienza. Sono stato bene ma non benissimo, volevo smettere ma poi è arrivata questa nuova chiamata e l'ho colta al volo". 

Sul ritorno a Genova: "Ci siamo ripresi più volte col Grifone ma è sempre stato come fosse una prima volta. Mi sono detto che non mi sarebbe più ricapitato di avere la possibilità di riportare il Genoa dove meritava e dare una soddisfazione ai tifosi dopo la delusione che gli avevo dato l'anno precedente". Sul miglior compagno di squadra e l'avversario peggiore da affrontare, Criscito risponde: "Il compagno Milito; l'avversario più tosto Ibrahimovic". 

Genova città: "Ho passato qui la mia vita essendoci arrivato a 14 anni. Ho conosciuto qui mia moglie. I miei figli sono nati tutti e tre qui, sono genovesi e genoani". Due figli che giocano nelle giovanili genoane: "Sanno che devono divertirsi anche se per me è sempre emozionante vederli con la maglia del Genoa addosso". Criscito volta pagina e dal calcio giocato passa a quello insegnato: "Non sarà facile perché vedrò il calcio in maniera diversa".

Tanti ex genoani stanno facendo benissimo sulle varie panchine: "Sento Bocchetti e Palladino. Quest'ultimo a Monza sta facendo grandissime cose". Ma che allenatore sarà l'oramai ex difensore rossoblu? La risposta arriva ridendo: "Un rompiscatole ma davvero non lo so ancora. Di certo mi piace giocare al calcio, non gettare il pallone avanti".     


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