Tutte le volte che il Genoa è ritornato subito in Serie A

La tradizione, che in qualche modo si ripete con regolarità nel nostro campionato, racconta di una strana alternanza di squadre genovesi in Serie A: quando la Sampdoria sale il Genoa scende, quando il Grifone sale la Doria scende. È successo spesso, purtroppo, e succederà anche nella prossima stagione. La Samp ha chiuso il campionato all’ultima posizione con solo tre vittorie in 38 partite, e ripartirà dal campionato cadetto per il rotto della cuffia grazie ai nuovi proprietari che l’hanno salvata dal fallimento (evitando quindi di ripartire dalla serie D); il Genoa, invece, ha lottato fino all’ultimo per il titolo di Serie B, confermato anche dalle ultime partite di campionato, fermandosi al secondo posto.

La squadra di Gilardino ha dimostrato capacità e talento, mettendo a referto 21 vittorie, 11 pareggi e 6 sconfitte per un totale di 73 punti arrivati grazie a 53 gol fatti (1,40 a partita) e 28 subiti (0,73 a partita). Albert Gudmundsson, con i suoi 14 gol stagionali, è tra gli artefici principali di tale impresa, insieme a Radu Drăgușin, Morten Frendrup, Filip Jagiello, Mattia Bani, Massimmo Coda e gli altri.

Il Genoa si presenta dunque nella massima serie con l’intento di restarci il più a lungo possibile. Secondo i bookmakers recensiti da scommessesportivemania.net, la quota salvezza del Genoa è fissata a 2.70. Un’eventualità davvero fattibile che rassicura i tifosi e fa ben sperare la dirigenza. In fondo, i rossoblù hanno un trascorso fatto principalmente di partecipazioni a livelli alti: nei 119 campionati di calcio dalla sua fondazione, ben 83 sono registrati in massima categoria (tra prima categoria, prima divisione, divisione nazionale e serie A). Gli altri sono principalmente in Serie B (34), con solo 2 apparizioni in Serie C, e negli anni in cui è retrocessa è sempre risalita in tempi brevi.

La scalata più clamorosa fu quella del periodo 2004-2007, quando in sole due stagioni passò dalla Serie C1 alla Serie A. Tutto ebbe inizio nella stagione 2004-05, quando chiuse al primo posto in Serie B centrando sul campo il ritorno in massima serie dopo 10 anni. La scoperta di illecito sportivo, la cui responsabilità venne imputata al presidente Enrico Preziosi, fece passare di colpo la squadra dalle stelle alle stalle: 3 punti di penalizzazione da scontare nel campionato successivo e retrocessione in Serie C1.

Il 2005-06 iniziò nel peggiore dei modi, con la partenza estiva dell’attaccante Diego Milito e un ulteriore inasprimento della penalizzazione (a causa dello schieramento in campo dello squalificato Antonio Ghomsi nella prima giornata). La squadra raggiunse comunque il secondo posto in classifica e conquistò la promozione in Serie B grazie alla vittoria contro il Monza nei playoff. Promozione che si ripeté la stagione successiva grazie al terzo posto in classifica a +10 dal Piacenza. Fatto che permise alla squadra allenata da Gasperini di evitare, per la prima volta dall’introduzione nel campionato cadetto, i playoff e raggiungere direttamente la Serie A.

Di percorsi così diretti e impetuosi, che raccontano discese e risalite repentine, se ne trovano diversi nella storia del Grifone. Il primo avvenne nel lontano 1933-34: 17° in Serie A, retrocesso in serie B, e successivamente 1° in serie B, promosso in Serie A nel 1934-35. Di nuovo nel 1950-51: 20° in Serie A, retrocesso in Serie B, e poi 1° in Serie B, promosso in Serie A, nel 1952-53. E ancora nel 1959-60, di nuovo retrocesso e poi risalito a distanza di due sole stagioni.

Addirittura, nel periodo che va dal 1970 al 1973, si assistette alla prima doppia scalata rossoblù, passando dalla Serie C alla serie A in tre stagioni. Ci fu poi una ricaduta immediata in Serie B e un’altrettanta rapida risalita in A, seguita da altri sali scendi continui. Insomma, i tifosi genoani sono abituati alle montagne russe. Sanno soffrire e sanno gioire, sanno vincere e sanno perdere, mantenendo però sempre acceso il fuoco della passione nei confronti del club più longevo d’Italia.