Con questo Genoa il Napoli dovrà sudarsela domani sera

10.05.2025 17:15 di  Redazione Genoa News 1893   vedi letture

Nell'immaginario collettivo, il Genoa allo stadio Maradona potrebbe rivestire ruoli atipici: convitato di pietra, sparring partner, vittima designata, agnello sacrificale e chi più ne ha più ne metta. Sì perché non c'è un solo addetto ai lavori che mette in dubbio il successo del Ciuccio, lanciatissimo verso il quarto tricolore della sua storia. Per fortuna il calcio è scienza altamente inesatta e contempla – tanto per restare nel solco delle metafore – bucce di banana insidiosissime. 

Ecco, il Grifo punta proprio, per orgoglio più che per necessità, a far scivolare i primi della classe. Potrebbe riuscirci o forse no, ma di sicuro non stenderà tappeto rossi al passaggio di Lukaku e compagni e promette una battaglia aspra, ovviamente da ingaggiare con le armi a disposizione.

Gli azzurri di Conte non hanno ossessione del football-spettacolo ma badano solo alla concretezza. Non sono però dei campioni nel costruire palle-gol a getto continuo e di fronte alla fase difensiva rossoblù faranno una fatica tremenda. Sulla scorta del match col Milan, la band di Vieira lascia un solo dubbio: sarà in grado di reggere a certi ritmi sino al triplice fischio o alla distanza calerà?

Il tecnico francese probabilmente partirà con l'undici più affidabile del momento, privo del combattente Thorsby (appiedato dal Giudice Sportivo) e di qualche ospite abituale dell'infermeria. La ragion di stato potrebbe ancora indurlo a confermare sulla destra difensiva Norton Cuffy, che rispetto al concorrente Sabelli ha maggiore fisicità nel controllo di McTominay, uno dei sommi protagonisti della cavalcata partenopea. In mezzo all'area e a sinistra i soliti pilastri, che non tradiscono mai. Anche in mezzo si profila la conferma per Frendrup e Masini: d'altronde, Badelj potrebbe essere solo utile in corso d'opera a conservare il risultato e Kassa appare acerbo per certi contesti tecnici e ambientali. Semmai potrebbe ottenere minutaggio Onana, finalmente tornato tra i disponibili.

Secondo tradizione, è in avanscoperta che si profila l'ennesima lotteria. Un pressoché sicuro prescelto è Vitinha, galvanizzato da pur platonico sigillo contro il Diavolo e bisognoso di sprigionare tutta la rabbia accumulata in mesi di forzato riposo. Il portoghese può esibirsi al posto di Pinamonti, immediatamente alle sue spalle e anche a sinistra. Con chances notevoli di impiego troviamo Messias: partite del genere potrebbero esaltarlo. Anche Zanoli è destinato al cimento, per dimostrare al club di appartenenza (il Napoli, intendiamo) che ha sbagliato l'anno scorso a spedirlo in panchina e quest'anno a dirottarlo in Liguria. Squadra fatta, allora? In teoria, ma non si escludono sorprese, a vantaggio della nouvelle vague alla quale mister Patrick rivolge parecchi attenzioni. Ekhator, Venturino e anche Ahanor difficilmente partiranno tra i titolari, ma nella ripresa potrebbero apparire sul palcoscenico napoletano: roba da far tremare le gambe ma quale giovane non li invidierebbe? Stavolta sarà convocato anche Ekuban, altro reduce da uno stop per ragioni fisiche: in teoria è un abile contropiedista, da sfoderare verso l'ora di gioco.

La sfida potrebbe anche esser condizionata dal risultato di Torino-Inter, che si concluderà mezz'ora prima del via al San Paolo, ma non è dato sapersi se da un eventuale passo falso della Beneamata il Grifo potrebbe indirettamente trarre vantaggi o danni, A Napoli, comunque, si respira già aria di festa, ma Conte non ci casca. Lo preoccupano le arcinote qualità difensiva del Genoa ma anche il fatto di avere i giocatori contati in difesa e la probabile assenza di Lobotka, disponibile sì ma dolorante alla caviglia distorta. Tocca a Gilmour comandare il gioco al servizio di Lukaku (da tempo in fase declinante), dei due temibilissimi stantuffi laterali Politano e McTominay e del poderoso incursore Anguissa. Tutta gente che può macinare chiunque alla distanza e, a tre passi da un traguardo pazzesco, moltiplicherà le energie.

Il Genoa è pronto a giocarsela con l'animo disteso. Ha i mezzi per scongiurare almeno un goleada, e ciò basta e avanza. Chi vivrà vedrà.

                  PIERLUIGI GAMBINO


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