The Day After, finalmente si torna a sorridere al Ferraris

09.12.2022 10:00 di  Franco Avanzini   vedi letture

Finalmente! Da troppo tempo il Genoa non assaporava la gioia del successo allo stadio Luigi Ferraris. Nel suo stadio, in quello nel quale nelle annate passate costruiva i risultati finali della stagione ma nel quale da un paio di stagioni era diventato un po' terreno di conquista per tutte le avversarie. Passi nell'annata scorsa, in Serie A, dove le cadute erano rovinose ma quest'anno nessuno si attendeva una situazione del genere. A parte il Modena, tutte le avversarie avevano raccolto punti, il Cittadella addirittura tre. 

E' bastato cambiare il manico per vedere dei miglioramenti palesi. Intanto un possesso palla continuo nella metà campo avversaria per tutto il primo tempo e per buona parte della ripresa, buona aggressività sui portatori di palla altrui e almeno qualche tentativo di costruire la manovra utilizzando le fasce visto che centralmente i varchi parevano tutti chiusi. E qui i primi problemi. 

Mancano al Genoa giocatori capaci di crossare. Arrivati sul fondo partivano sempre dei palloni completamente sbagliati, o troppo lunghi oppure consegnati agli avversari. L'assenza di Pajac si fa sentire notevolmente sotto questo punto di vista. Poi c'è il discorso inerente a Coda. Ancora pochi palloni giocabili ma a tratti pare anche un giocatore sfiduciato, probabilmente gli basterebbe trovare un golletto per riprendere una strada che lo vede all'asciutto da qualche settimana. 

E' chiaro come l'avvento di mister Gilardino non abbia risolto tutto. Non ha la bacchetta magica l'ex giocatore rossoblu ma sicuramente ha regalato maggiore tranquillità ed ha avuto anche quel pizzico di fortuna che, in questi casi, serve sempre. Inserire un giocatore che poi ti ricompensa col gol che sblocca la gara è certamente un fattore positivo. Se non altro scaccia fantasmi che stavano tornando ad aleggiare sul Ferraris, tanto più che il Sud Tirol, dopo un primo tempo nel quale era rimasto rintanato nella propria metà campo, aveva alzato il baricentro creando qualche grattacapo alla difesa genoana.

Bisogna chiaramente adesso guardare avanti e non fermarsi. La prossima trasferta sarà al Del Duca di Ascoli. Una gita nelle Marche che si preannuncia non propriamente tranquilla. I marchigiani sono formazione quadrata anche se sono stati battuti nella gara di ieri a Pisa, hanno pure una tifoseria molto calda che trascina la squadra. Il Genoa dovrà tornare ad essere quello che, lontano dal Ferraris, ha vinto cinque gare. Non gli si chiede a tutti costi il successo, potrebbe anche andare bene un punto ma questi o questo devono o deve arrivare tramite il gioco.

Le note liete sono arrivate intanto da Puscas che si è sbloccato e potrebbe diventare la carta in più di questa squadra. Un Bomber con una buona stazza fisica che abbisogna d un po' di spazio per potersi giocare le proprie carte e da Aramu che ha lottano come mai aveva fatto cercando pure di aiutare i compagni in difficoltà ed alla fine è stato a sua volta premiato con una marcatura. Due giocatori che possono trascinare, l'uno coi gol e l'altro con l'inventiva, il Genoa ad un futuro migliore. 


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