The Day After: un derby da protagonista

26.11.2018 08:43 di  Franco Avanzini   vedi letture

Il Genoa ha dominato il derby numero 117 ma alla fine porta a casa solamente un punto. Un risultato certamente positivo, che spezza una serie negativa, ma che non può soddisfare appieno i tifosi genoani. Certo, dopo la rete di Quagliarella, gli spettri dell'ennesima battuta d'arresto nella stracittadina ci sono stati tutti. Il rischio era quello di subire un secondo gol e mandare tutto a carte quarantotto. E invece ecco che il Grifone è risorto dalle sue ceneri sospinto da uno stupendo pubblico. Ha messo in campo tutta la grinta del mondo, ha lottato, corso e ha dimostrato di esser superiore a questa Sampdoria.

Il neo però è parso evidente al novantatreesimo, minuto in cui la sfida si è chiusa. Il Genoa non ha vinto. E questa pecca è apparsa evidente. Tanti tiri in porta ma è mancato il guizzo decisivo. Quello, tanto per intenderci, che avrebbe permesso ai rossoblu di portare a casa i tre punti. Situazione che fa mordere la mani a tutti: al tecnico Juric che ancora una volta non riesce a vincere, ai giocatori che ce l'hanno messa davvero tutta in campo e al pubblico che alla fine ha applaudito i suoi beniamini ma che si meritava certamente di più.

Manca l'uomo del passaggio preciso, il centrocampista abile a creare occasioni per i propri attaccanti. Kouamé e Piatek si sono sfiancati, l'uno correndo come un matto e colpendo sempre la palla di testa per primo mentre il secondo ha realizzato il suo primo rigore italiano e ha dato un buon contributo alla squadra. Ma per entrambi di palloni realmente giocabili, di quelli da spingere in fondo alla rete avversaria  ne sono arrivati davvero pochi. 

Veloso ha fatto il play frenando Ekdal e regalando anche qualche tocco positivo. Peccato che il portoghese sempre pronto dal corner abbia spesso calibrato male i suoi traversoni. Hiljemark è apparso in ripresa ma non ha il piede fatato di chi dovrebbe distribuire palloni ai compagni; Romulo si è spento alla distanza dopo un più che discreto primo tempo e Bessa è apparso il meno ispirato della compagnia. Insomma un centrocampo senza un vero autore, un "numero dieci" di quelli che qualche pallone giocabile alle punte lo distribuisca. 

Evidente che la colpa non sia certamente del tecnico Juric se il materiale umano sia questo. Tra l'altro per la prima volta ha effettuato solamente due cambi e ha proposto per poco tempo anche l'accoppiata Veloso-Sandro in mezzo al campo. Probabilmente una mossa che ben pochi si attendevano dal croato. Adesso la squadra giocherà a Torino contro i granata; una sfida non semplice perché la squadra di mister Mazzarri a Genova ma contro la Sampdoria ha dimostrato di essere una signora squadra. Ma sperare di tornare dal Piemonte con un risultato positivo non è affatto impensabile. basterà mettere in campo la stessa voglia e la stessa grinta vista ieri sera.


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